Top News

Al via un progetto di Italo e ActionAid contro la violenza sulle donne

ROMA (ITALPRESS) – Fornire strumenti di comprensione per ridurre la disuguaglianza di genere, realizzare l’empowerment femminile e lottare contro ogni forma di violenza. Sono alcuni obiettivi del percorso promosso da Italo e ActionAid, che prevede eventi per dodici mesi. L’iniziativa è stata presentata nel corso di un webinar sul tema della parità di genere e della lotta contro ogni forma di violenza sulle donne. Il percorso si articolerà in tappe scandite nel corso di un anno, durante il quale i dipendenti Italo e le loro famiglie saranno formati per conoscere, gestire e proteggersi dagli episodi di violenza domestica.

“Il peso di questa pandemia è caduto soprattutto sulle spalle delle donne”, ha detto Fabiana Costantino, responsabile comunicazione del brand di ActionAid Italia, nel corso dell’evento online. “Non è mai stato un Paese per donne – ha continuato -, non è mai stato un Paese per giovani donne ma i tempi che stiamo vivendo non hanno fatto altro che peggiorare la situazione”.

“La pandemia e tutte le conseguenti misure di prevenzione e tutela della salute – ha spiegato Isabella Orfano, esperta di diritti delle donne di ActionAid – hanno avuto e continuano ad avere un impatto sproporzionato sulle donne e sulle giovani donne. Tutto ciò aggrava criticità strutturali presenti da decenni”, ha aggiunto. “C’è inequivocabilmente bisogno urgente di un cambio di paradigma, non domani ma adesso”, ha evidenziato.
Maura Bonanni, responsabile welfare aziendale di Italo, ha illustrato l’impegno dell’azienda e del “viaggio di dodici mesi al fianco delle donne”, sottolineando che l’azienda “cerca di essere in controtendenza” nelle “modalità con cui affronta il tema del lavoro perché il 45% dei colleghi è di sesso femminile – ha detto – e alcune di loro hanno ruoli chiave. Abbiamo otto donne macchiniste, può sembrare un numero piccolo ma è già una grande innovazione”.

“ActionAid da diversi anni collabora con alcuni centri antiviolenza – ha spiegato Cinzia Penati, project manager di We Go di Actionaid – e dal confronto con loro è emerso che un numero di donne resta in relazioni violente anche perché non è in grado di sostenersi economicamente, non avendo un posto dove vivere o la possibilità di accedere a opportunità di impiego. L’empowerment socio-economico – ha evidenziato – è la risposta all’indipendenza delle donne ed è un processo composto da molte dimensioni che implica un cambiamento in cui la donna o un gruppo di donne acquisisce un potere su di sé e diventa in grado di compiere scelte per sé e per gli altri in diversi ambiti della vita”.
Valentina Monini di ActionAid ha sottolineato come con questo progetto “cercheremo di formare i dipendenti e le loro famiglie per conoscere e gestire gli episodi di violenza”.

Redazione

Recent Posts

“La tua relazione è finita e non lo sai” | Propone questo test visivo al partner: 3 giorni dopo lui la lascia sull’altare

Volete sapere se il vostro lui vi ha tradito? Correte a controllare un oggetto che…

16 minuti ago

Trucco DEFINITIVO per ingannare l’Irpef: se n’è accorto un commercialista romano | La Finanza non può fare niente, è tutto legale

L'Irpef è ciò che più temono gli italiani, ma ci sarebbe un trucchetto perfetto per…

2 ore ago

Agenzia delle Entrate, bacetto alle famiglie con figli: loro non pagheranno questa tassa | INFERNO FISCALE per tutti gli altri

Lo Stato italiano ha deciso che è il momento di favorire la famiglia. Ecco per…

4 ore ago

Consenso tra i governatori, Renato Schifani cresce del 6%

Il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si è piazzato all’ottavo posto nella Governance Poll,…

8 ore ago

Festino di Santa Rosalia, il sindaco: “Resti il messaggio di speranza e insieme amiamo Palermo”

"È stata una festa popolare, dedicata ai tanti turisti in visita a Palermo. Il Quattrocentesimo…

8 ore ago

Al via Palermo Ladies Open al Country Club di Palermo

L’australiana Astra Sharma e la tedesca Noma Noha Akugue sono le prime due tenniste a…

8 ore ago