Al via il summit ECAM, guidare il cambiamento per un pianeta prospero

ROMA (ITALPRESS) – Le sfide e le opportunità nei settori della sanità e della sicurezza alimentare in Europa, Africa e Medio Oriente in un momento particolarmente rilevante alla luce del contesto internazionale. E’ il 4° Summit ECAM organizzato a Roma dal Gruppo San Donato e GKSD Investment holding, che ha visto la presenza, tra gli altri, del ministro per le Riforme, Maria Elisabetta Alberti Casellati; Kamel Ghribi, presidente ECAM council, presidente GKSD e vice presidente del Gruppo San Donato e Angelino Alfano, presidente del Gruppo San Donato. Tra gli argomenti principali il ruolo del multilateralismo per garantire una pace e una cooperazione duratura; il ruolo del “Global South” nello scenario internazionale; nuovi modelli di cooperazione multilaterale per rendere la comunità internazionale più resiliente a futuri shock sistemici; salute globale; cambiamento climatico; maggiori investimenti nella R&S agricola come soluzione per combattere le ricadute climatiche e migliorare la produttività nelle regioni critiche; catalizzare il sostegno pubblico per aumentare gli investimenti privati e ridurre i rischi sistemici per gli attori privati nel settore agroalimentare e sanitario.
“Questa quarta edizione dell’Ecam – dice Ghribi – è molto importante e presenta un vasto parterre, dal Nord al Sud, dall’Armenia alla Libia, dal Ghana all’Uganda. Ci siamo soffermati su problemi come food security, sanità, immigrazione. Noi, come Gruppo San Donato, siamo impegnati già da tempo su questi temi. Abbiamo fatto sì che 60 infermieri tunisini venissero da noi con un contratto, con un lavoro, ci sono diverse strade che Ecam facilita. Ieri c’è stata questa grande conferenza su sicurezza e immigrazione. E’ la prima volta che l’Italia prende le cose in mano seriamente. E’ necessario che Africa e Medio Oriente lavorino insieme. Noi come Ecam lavoriamo per far sì che il pubblico e il privato possano trovare insieme una soluzione nel creare posti di lavoro”.
Per Alfano “l’incontro di oggi è qualcosa che noi consideriamo molto importante, ovvero la spinta della diplomazia privata nello sviluppo delle relazioni internazionali. Vorrei sintetizzare il senso di questa iniziativa con tre parole: responsabilità, solidarietà e cooperazione. Responsabilità di chi è consapevole che solo la presa di coscienza delle opportunità che ci sono nel mediterraneo può produrre successo, la solidarietà di chi sa che bisogna aiutare chi è rimasto indietro, la cooperazione come strumento per lo sviluppo. Noi crediamo di dare una grande mano d’aiuto al dialogo internazionale che può essere fatto anche da grandi relazioni economiche, i legami economici tra i paesi sono anche ragione e motivo di stabilità e pace, buone relazioni economiche sono un vaccino contro la guerra. Questa è la missione di lungo periodo che ECAM si propone di perseguire: stabilità e pace”, conclude. Per il ministro Casellati “il quarto summit dell’ECAM rappresenta un momento davvero importante perchè affronta temi dai quali dipende lo sviluppo del pianeta e il destino delle future generazioni, incrocia vari obiettivi dell’agenda 2030 e si svolge nei giorni in cui le Nazioni Unite tornano ad occuparsi dei sistemi alimentari proprio qui a Roma. L’Italia è fiera di questo ruolo ed intende interpretarlo con rinnovato slancio, anche alla luce delle difficili circostanze in cui viviamo. Solo il multilateralismo e il dialogo possono consentire pace duratura e sviluppo comune. Il multilateralismo efficace è la strada per un futuro migliore. Il governo italiano è impegnato in prima linea a Bruxelles per una rinnovata attenzione verso il Mediterraneo e quello che viene definito Mediterraneo allargato, così come dimostrano anche i risultati raggiunti a Vilnius. Consideriamo il mare uno snodo di grandi opportunità – conclude Casellati – e pensiamo possa tornare ad essere luogo di scambi commerciali e culturali tra Europa e Africa. In questo senso l’Italia vuole promuovere quello che il nostro presidente del Consiglio chiama il Piano Mattei”.


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