Al Piccolo Teatro dei Biscottari la presentazione del libro “Mafia & Droga”. Uno spazio di sperimentazione nel quale la cultura parla attraverso il teatro, gli incontri con gli autori, la presentazione di libri
Sarà presentato alle 18 di venerdì 11 ottobre al Piccolo Teatro dei Biscottari, in via dei Biscottari 27, il libro “Mafia&Droga. Lo stato delle cose. Rapporto 2024” (Mediter Italia edizioni), a cura di Umberto Santino, Giovanni La Fiura, Giovanni Burgio e Nino Rocca.
Uno spazio, nel cuore del centro storico di Palermo, gestito dall’associazione “Incontroteatro”, in cui la cultura parla attraverso il teatro, gli incontri con gli autori, la presentazione di libri.
Un luogo di sperimentazione, quello in cui gli autori racconteranno il frutto del loro lavoro di analisi, a livello italiano ed europeo, basato su studi approfonditi che puntano a spiegare qual è lo stato attuale della mafia, la produzione e il consumo di droghe, il ruolo della società civile, l’azione delle istituzioni.
A moderare la presentazione, venerdì pomeriggio, sarà Gilda Sciortino. Ingresso libero sino a esaurimento dei posti.
Quattro le chiavi di lettura che gli autori ci offrono per capire quali sono le connessioni tra mafia e droga: lo stato attuale della mafia, la produzione e il consumo di droghe, il ruolo della società civile, l’azione delle istituzioni.
Una fotografia, quella scattata dagli autori, su cos’è stato sin dalla sua origine e su qual è lo stato di salute di Cosa nostra oggi anche attraverso una mappa sui mandamenti di Palermo con i personaggi più importanti delle famiglie mafiose. Il libro, oltre all’analisi socio-economica e politica del fenomeno, offre anche la possibilità di capirlo scoprendo quali sono gli effetti, l’origine e la composizione delle droghe psicoattive. Un’ampia sezione svela, sostanza per sostanza, quali sono i danni causati dal loro utilizzo.
Indispensabile anche l’aspetto normativo e legislativo, al quale hanno pensato gli studenti del corso di Sociologia del Diritto del Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo dell’anno 2022/2023, coordinato dalla docente, la prof.ssa Clelia Bartoli, che hanno elaborato i l disegno di legge, presente nel libro, dal titolo “Dalla dipendenza all’interdipendenza”, in attesa di approvazione da parte della Regione Siciliana.
Umberto Santino
Fondatore, con Anna Puglisi, del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, il primo centro studi sulla mafia e altre forme di criminalità organizzata sorto in Italia, e del “No mafia Memorial”. È autore di vari scritti, tra cui: Dietro la droga (1993), con Giovanni La Fiura, La borghesia mafiosa (1994), Storia del movimento antimafia (2000, 2009), Dalla mafia alle mafie (2006), Mafie e globalizzazione (2007), La mafia dimenticata (2017).
Giovanni La Fiura
Dagli anni ’80 collabora alle iniziative e ai progetti di ricerca del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”. Tra le sue pubblicazioni: La mafia come metodo e come sistema (1989), insieme ad Amelia Crisantino, L’impresa mafiosa: dall’Italia agli Stati Unit (1990), Dietro la droga (1993) e Droghe e mafie, bibliografia ragionata e annotata su narcotraffico e criminalità organizzata (1993), tutti e tre insieme a Umberto Santino.
Giovanni Burgio
Di formazione storico-sociologica nell’ambito delle Scienze Politiche, è da sempre impegnato nella politica e nell’antimafia. Collabora con numerose riviste e periodici. Come ricercatore del Centro Siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato”, si è specializzato negli studi e nell’approfondimento del fenomeno mafioso. Autore del saggio di storia orale Pio La Torre. Palermo, la Sicilia, il PCI, la mafia (2010), edito dal Centro Studi e Iniziative Culturali “Pio La Torre”.
Nino Rocca
Professore, oggi in pensione, di storia, filosofia e psicologia, è uno dei fondatori del Centro sociale “S. Saverio”, all’Albergheria di Palermo, quartiere a rischio, dove si è occupato in modo particolare del recupero dei minori coinvolti nella criminalità mafiosa. Da anni si occupa di giovani dipendenti dalle sostanze stupefacenti. Uno dei primi casi è stato quello di Noemi Ocello, morta il 5 dicembre del 2020 a Palermo.
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