Airgest, accordo raggiunto: lavoratori fuori dalla “solidarietà”

Airgest. Martedì 7 agosto Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio ha incontrato tutte le organizzazioni di categoria e i sindacati che rappresentano i lavoratori dell’aeroporto di Trapani Birgi e, all’unanimità, è stata stabilita l’uscita dal contratto di “solidarietà”.

Presenti il presidente del consiglio di amministrazione di Airgest, Paolo Angius e per le organizzazioni sindacali di categoria FrancescoTranchida di Filt Cgil, Giuseppe Tumbarello di Uitrasporti, Rosanna Grimaudo di Fit Cisl, Paolo Sammaritano di Ugl Ta. Per le Rsa, Clara Di Benedetto e Cristoforo Burgarella di Filt Cgil, Diego Daidone di Uiltraspoti ed Emanuele Grupposo di Ugl Ta.

Airgest, interruzione in anticipo, passo verso la normalizzazione

«La durata del contratto di solidarietà, siglato il 27 novembre 2017 aveva una validità prevista dal 1° gennaio al 31 dicembre del 2018. L’interruzione in anticipo di questo sacrificio da parte delle risorse diAirgest – spiega l’avvocato Paolo Angius – è un ulteriore passo verso la normalizzazione aziendale e una attestazione ulteriore del buon lavoro svolto».

Dal verbale dell’incontro è evidenziato che “Sono attualmente in fase di programmazione una serie di attività volte al rilancio produttivo aziendale che rendono indispensabile un ritorno ad un regime di piena utilizzazione delle risorse umane disponibili in azienda”, dunque “con decorrenza 1/9/18 l’Airgest SpA non si avvarrà ulteriormente della riduzione dell’orario di lavoro previsto dal contratto di solidarietà, anticipandone la chiusura al 31/8/18 per tutto il personale in forza”.

«Quello appena compiuto – affermano Giuseppe Tumbarello Uil Trasporti Tp, Rosanna La Placa Fit Cisl Pa Tp, Francesco Tranchida Filt Cgil Tp – è un passo positivo, anche se i problemi da risolvere ci sono edevono essere tenuti sotto costante attenzione. Speriamo che questa azione possa contribuire a creare le condizioni della ripresa per Birgi. Un plauso alla Dirigenza che con una nuova prospettiva industriale sta cercando di rilanciare lo scalo trapanese. La revoca del contratto di solidarietà è per noi un punto di partenza per una nuova riorganizzazione del lavoro con l’auspicio che l’azienda possa raggiungere gli obiettivi prefissati».