Airbnb e il Comune di Catania firmano l’accordo per la riscossione e il versamento dell’imposta di soggiorno direttamente dalla piattaforma. In questo modo, il pagamento e la riscossione dell’imposta saranno più semplici e digitali, contribuendo anche ad azzerare il rischio di evasione. L’accordo è stato annunciato oggi durante la conferenza stampa che si è svolta a Palazzo degli elefanti, e alla quale hanno partecipato Salvo Pogliese, Sindaco di Catania, e Giulio Del Balzo, Public Policy Associate Airbnb Italia.
Catania si aggiunge così alle altre città, in Italia e all’estero, che hanno compiuto un passo avanti fondamentale con la digitalizzazione di questa procedura, agevolando chi desidera affittare case e appartamenti in piena regola con la normativa comunale.
Sono infatti oltre 400 le amministrazioni nel mondo per le quali Airbnb gestisce in maniera semplificata il versamento delle imposte, e per le quali ha raccolto oltre un miliardo di dollari.
“Consideriamo questa innovativa intesa con Airbnb, che ci pone tra le prime dieci grandi città italiane ad averla realizzata, un passaggio fondamentale per mettere a punto un meccanismo efficace per riscuotere a pieno l’imposta di soggiorno, in modo specifico per le locazioni brevi, che a Catania sono migliaia” – commenta Salvo Pogliese, Sindaco di Catania – “Un’azione anti evasione che fin dal nostro insediamento abbiamo perseguito con tenacia, utilizzando un software che incrocia i dati delle presenze dei turisti.
Abbiamo, infatti, già quasi raddoppiato gli incassi e grazie ad Airbnb puntiamo ora almeno a triplicare gli introiti, superando i due milioni di euro di entrata per la tassa di soggiorno. Risorse che utilizzeremo integralmente per la promozione turistica della città di Catania, per sostenere iniziative culturali e sportive che attraggono turisti alle falde dell’Etna e venire incontro agli albergatori e ai titolari di strutture ricettive di vario genere, che a Catania fioriscono continuamente”.
Per Giulio Del Balzo, Public Policy Associate di Airbnb Italia, l’accordo per la riscossione digitale “è il risultato di un percorso di confronto e di dialogo con l’amministrazione locale, che dobbiamo ringraziare.
Si tratta di un cambiamento vantaggioso per tutti: ci guadagna il turista, sempre più orientato a gestire servizi e pagamenti online; ci guadagnano gli host, che spesso hanno difficoltà a farsi pagare la tassa in contanti, e ci guadagno le amministrazioni, che si assicurano il pagamento dell’imposta per tutte le prenotazioni tramite Airbnb”.
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