Oggi, 1° dicembre, è la Giornata mondiale contro l’AIDS, indetta nel 1988 per accrescere la consapevolezza della lotta contro la diffusione del virus HIV.
A che punto è questa lotta?
Fallita nel corso del 2023 una sperimentazione che aveva suscitato grandi aspettative, ad oggi non è ancora disponibile un vaccino contro il virus. Continuano le ricerche per un vaccino a mRNA, che sarebbe uno degli strumenti determinanti per raggiungere l’obiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU, ovvero la fine dell’epidemia di AIDS.
Nel campo della prevenzione acquista sempre più importanza ed efficacia la profilassi pre esposizione ( PrEP), ovvero la somministrazione di antiretrovirali per impedire la replicazione del virus nel caso ci si entri in contatto. Da alcuni mesi la PrEP in Italia è a carico del sistema sanitario nazionale, novità che sta contribuendo ad aumentarne la diffusione. E’ sulla PrEP che si concentra la campagna nazionale di quest’anno di Arcigay.
E per chi convive già con l’HIV? Da diversi anni sono stati fatti passi sostanziali nel campo dei trattamenti farmacologici: se negli anni ’80 diventare positivi al virus HIV si traduceva nello sviluppo dell’AIDS e in nella morte nel giro di pochi anni, ormai da diverso tempo le persone con HIV, se trattate precocemente con i farmaci antiretrovirali, hanno un’aspettativa di vita simile di chi non è mai entrato in contatto con il virus. Non solo: che le persone in terapia antiretrovirale stabile presentano una viremia non rilevabile nel sangue e di conseguenza non trasmettono ad altri il virus. Principio riassunto con “U=U” ovvero Undetectable = Untrasmittable, in italiano “non rilevabile=non trasmissibile”.
Tra le più interessanti novità degli ultimi tempi, le nuove terapie long acting, che prevedono 1 somministrazione ogni due mesi, e che vengono utilizzate all’ARNAS Civico Benfraletti da oltre un anno.
Il tema della Giornata 2023 scelto dall’OMS è: “Lasciate che siano le comunità a guidare”, per mettere in evidenza come il coinvolgimento delle comunità, della collettività ma anche dell’associazionismo sia fondamentale per prevenire e contrastare la trasmissione dell’HIV, la diagnosi, l’aderenza alle cure, e a ridurre lo stigma che ancora adesso colpisce le persone che vivono con HIV.
Ed è proprio qui che si inseriscono le attività di Arcigay Palermo, un’associazione che da anni effettua test rapidi per l’HIV, associati ad altri test per le infezioni sessualmente trasmissibili.
Un’attività di sensibilizzazione e di screening capillare, che ha l’obiettivo sia di favorire le diagnosi precoci che quello di agevolare l’accesso alle cure e ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale.
L’associazione opera in stretto contatto infatti, con UOSD Patologie Infettive Popolazioni Vulnerabili dell’ARNAS Civico Benfratelli di Palermo, diretta dal dr. Tullio Prestileo.
Nel 2023 Arcigay Palermo, grazie al supporto dell’UNHCR, dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione (UNAR) e dell’Otto per mille Valdese, ha effettuato 236 test, individuando 1 reattività all’HIV e 13 alla sifilide (erano 9 reattivi alla sifilide nel 2022) Nello stesso periodo ANLAIDS ha effettuato 150 test, con 7 persone positive alla sifilide (erano 3 nel 2022), mentre il Civico ha effettuato 768 test, con 25 persone positive all’HIV e 20 alla sifilide (erano rispettivamente 13 e 11 nel 2022).
“Rilevo un significativo incremento dell’infezione da HIV e sifilide – dichiara il dott Tullio Prestileo – E’ necessario aumentare gli sforzi, ed è di fondamentale importanza la collaborazione tra le istituzioni sanitarie e le associazioni”
Mirko Pace, presidente di Arcigay Palermo aggiunge: “Tra le attività della nostra associazione quelle rivolte al benessere sessuale della nostra comunità centrali per noi: in quest’anno, oltre alle numerose attività di screening HIV/sifilide realizzate sia in sede che in trasferta grazie al nostro ambulatorio mobile, abbiamo realizzato un corso di formazione per nuove operatrici e operatori nel campo della salute e un evento in occasione dell’ultimo Palermo Pride in cui abbiamo affrontato il tema, troppo spesso dimenticato, della sierofobia col coinvolgimento degli attivisti sierocoinvolti dei Conigli Bianchi e con una performance musicale di nino.uncut, artista belga che vive con HIV.
Contiamo di implementare ulteriormente le nostre attività con una maggiore presenza in provincia di Trapani e allargando il nostro campo d’azione alla provincia di Caltanissetta, grazie alle risorse del progetto “Centro Antidiscriminazioni: diritti, spazi, opportunità per una comunità resiliente” finanziato dalla Regione Siciliana.”
Venerdì 1 Dicembre i volontari e i medici di Arcigay Palermo, insieme al SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), con il camper-ambulatorio di Arcigay, saranno in viale delle Scienze, all’Università di Palermo presso la Laboratoria Trasnfemminista di Non Una Di Meno (di fronte edificio 19) dalle 10:30 alle 13:30, per somministrare test (rapidi, gratuiti, anonimi) per HIV e sifilide, e per dare informazioni sulla prevenzione e il safer sex, oltre a preservativi e gadget.
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