Agroalimentare: presentato in Sicilia il progetto di BioHyst

Nel suggestivo Castello di San Marco Charming Hotel & SPA di Calatabiano (CT), la società BioHyst ha incontrato imprenditori, enti locali e istituzioni siciliane in occasione del convegno “Tecnologia Hyst: un ponte tra Sicilia e area mediterranea”. Un appuntamento che ha dato il via alle attività di commercializzazione della BioHyst in Sicilia. La tecnologia Hyst (Hypercritical Separation Technology) è un sistema per trasformare scarti dell’industria alimentare e biomasse agricole (ad esempio paglia e legno) in componenti per l’alimentazione umana, per la zootecnia e per la produzione di biocarburanti. In poche parole, dagli scarti si otterrebbero soprattutto farine alimentari a basso costo e senza alcun impatto ambientale, con un grandissimo vantaggio per i Paesi più poveri.
Tra i relatori Ezio Veggia, vice Presidente di Confagricoltura, Franco Del Manso, responsabile apporti internazionali, ambientali e tecnici dell’Unione Petrolifera e Danilo Scordia, del Dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università degli Studi di Catania.
Durante il convegno si è parlato delle prospettive legate alla crescita sostenibile dell’intera filiera agroalimentare, uno dei pilastri dell’industria manifatturiera italiana, al cui interno le imprese siciliane rappresentano una voce molto importante.