Agrigento, Virtuoso il Comune di Agrigento: rispettato il patto di stabilità
Il Comune di Agrigento continua ad essere un Comune sano e virtuoso grazie al lavoro dell’Amministrazione che
ha saputo ancora una volta salvaguardare gli equilibri di bilancio e scongiurare una…
di redazione
Il Comune di Agrigento continua ad essere un Comune sano e virtuoso grazie al lavoro dell’Amministrazione che
ha saputo ancora una volta salvaguardare gli equilibri di bilancio e scongiurare una crisi finanziaria che avrebbe coinvolto l’intera collettività agrigentina.’Sono soddisfatto ‘ dichiara il sindaco Marco Zambuto ‘ per il lavoro che abbiamo fatto come Amministrazione comunale, insieme agli uffici finanziari, per raggiungere un importante obiettivo di solidità economica che ci consente di assicurare alla città una regolare erogazione dei servizi fondamentali ed una stabilità di bilancio che garantisce a tante famiglie una sicurezza sociale ed una serenità economica.’ ‘Dopo un attento monitoraggio ‘ continua il sindaco ‘ sui conti dell’anno finanziario del 2012, abbiamo trasmesso alla ragioneria generale del Ministero del tesoro i dati economici del nostro Comune, attestando positivamente il raggiungimento dell’obiettivo di spesa che lo Stato ci impone per evitare lo sforamento del patto di stabilità e il fallimento economico.”E’ un obiettivo ‘ dice ancora Zambuto ‘ che siamo riusciti a raggiungere grazie soprattutto al grande sacrificio che tutti i cittadini di Agrigento hanno saputo affrontare con senso di responsabilità e grande dignità, sopportando i gravi pesi delle contribuzioni finanziarie, ma che ci ha consentito di scongiurare le sanzioni previste in caso di sforamento del patto di stabilità quali, tra le più gravi, una sensibile diminuzione da parte dello Stato dei trasferimenti finanziari alle casse del Comune di Agrigento, con la conseguente impossibilità di pagare i creditori e di continuare a mantenere in servizio il personale a tempo determinato, con le conseguenze occupazionali e sociali che ognuno può immaginare’.14 febbraio 2013