Venerdì 20 gennaio, alle ore 17,00, nell’ex Collegio dei Filippini, avrà luogo la presentazione del romanzo ‘Timor sacro’ di Stefano Pirandello.
L’iniziativa culturale, organizzata dal Comune di Agrigento, vedrà la partecipazione del professor Enzo Lauretta, scrittore e Presidente del Centro nazionale di studi pirandelliani, che introdurrà i lavori, del critico Salvatore Ferlita, che presenterà il romanzo, e della professoressa Sarah Zappulla Muscarà, ordinario di letteratura italiana all’Università di Catania, tra le più autorevoli conoscitrici dell’opera pirandelliana, curatrice della stesura e pubblicazione del romanzo, che contribuirà, con un suo qualificato intervento, alla conoscenza del libro di Stefano Pirandello.Il sindaco Marco Zambuto porterà il saluto della città e l’attore Nino Bellomo leggerà alcune brani del romanzo.’Timor sacro’ è un romanzo, edito da Bompiani, di oltre trecento pagine che viene pubblicato solo alla fine del 2011 dopo che il suo autore, il primogenito di Luigi Pirandello, vi lavorò fino alla morte avvenuta nel 1972 e si presenta con una ricca serie di riferimenti ai rapporti tra Stefano ed il padre ed al clima culturale e politico da loro vissuto.Romanzo di tutta una vita, l’inedito ‘Timor sacro’ di Stefano Pirandello, ripercorsa, per obliqui e misteriosi rimandi autobiografici, attraverso la narrazione di ‘due vite a specchio’, quella dello scrittore Simone Gei, irretito nella stesura di un’opera di esaltazione del fascismo, e quella dell’albanese Selikdàr Vrioni, sfuggito alle arcaiche leggi di vendetta privata della sua stirpe. Fra fedeltà alla memoria e trasfigurazione letteraria, in un sottile, turbinoso giuoco di rinvii, ribaltamenti, sovrapposizioni, con i componenti della tormentata famiglia Pirandello e gli amici più intimi di Luigi e di Stefano, s’accampano esponenti di primo piano della politica e della cultura. In un’alchemica combinazione di storia individuale e collettiva e di artificio narrativo, il romanzo ‘Timor sacro’ mescola vagabondaggi affabulatori con episodi realmente accaduti, lumeggiandone aspetti controversi, il consenso dilatato, la proclamazione dell’impero, la pena di morte, la figura del boia, le leggi razziali. Dispiegandosi su un doppio registro, interiore ed esteriore, ‘Timor sacro’ è insieme serbatoio di verità e mascheramento della realtà. Pervaso dall’ansia di un’irraggiungibile perfezione, lo scrittore Simone-Stefano consente al lettore di sorprenderlo nell’affanno della creazione. ‘Timor sacro’ si dipana infatti lungo il resoconto dell’arduo farsi e disfarsi del romanzo per tentativi esaltanti ed esiti deludenti, spostando l’attenzione dalla trama alla progettualità, allo strenuo esercizio compositivo. Romanzo sulla genesi del romanzo, opera innovativa ‘Timor sacro’ che, nel resoconto del complesso processo d’ideazione e realizzazione della pratica letteraria, per il tramite di uno stile insieme di cuore e di mente, percorso da tensioni, dissonanze, inquietudini, palesa le emergenze personali ed emotive dell’autore e spalanca una finestra sulle laceranti tensioni del XX secolo.18 gennaio 2012
(Comune Agrigento)
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