di redazione
Come preannunciato dal Sindaco di Agrigento Marco Zambuto nel comunicato di mercoledì scorso, il Tribunale
amministrativo regionale per la Sicilia si è occupato del ricorso proposto dal Comune di Agrigento, difeso dall’avv. Gabriele Giglio, contro la deliberazione della Giunta di Governo della Regione Siciliana n. 261 del 24 luglio 2012 che aveva ridotto da venti a cinque milioni di euro lo stanziamento finalizzato alla mitigazione del rischio idrogeologico incombente sulla collina ove insistono la Cattedrale, l’intera area diocesana ed il centro storico di Agrigento.Ieri detto Tribunale ha disposto, con propria ordinanza, la sospensione dell’esecuzione di detta delibera che aveva modificato l’originario stanziamento disposto con deliberazione n. 150/2011Come si ricorderà, i quindici milioni di euro erano stati sottratti alla tutela del territorio agrigentino per essere destinati a finanziare gli interventi di contrasto dei fenomeni di dissesto idrogeologico per i comuni della provincia di Messina colpiti dagli eventi meteorologici del 22 novembre 2011.A fronte della suddetta decurtazione, il Comune di Agrigento ha proposto ricorso innanzi al T.A.R. di Palermo, chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione, della suddetta deliberazione del Governo siciliano, a tal fine contestandone la legittimità per diversi motivi.’Condividendo le censure proposte dal difensore dell’amministrazione comunale ‘ dice Zambuto ‘ ed al fine di scongiurare la perdita del suddetto finanziamento da parte del Comune di Agrigento, il Tribunale amministrativo ha accolto l’istanza cautelare da noi proposta ed ha pertanto sospeso l’esecuzione della deliberazione della Giunta regionale del luglio scorso, condannando altresì l’amministrazione regionale ed i comuni contro interessati costituitisi in giudizio al pagamento delle spese legali.”Il territorio di Agrigento ‘ continua il Sindaco ‘ può pertanto, allo stato, beneficiare dell’intero finanziamento a suo tempo disposto, pari a venti milioni di euro, con la conseguente opportunità di veder finalmente realizzati gli interventi necessari alla mitigazione del rischio idrogeologico ed alla messa in sicurezza degli immobili, anche di interesse storico, architettonico e religioso, insistenti sull’area diocesana del capoluogo agrigentino’.18 gennaio 2013
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