Agrigento, Piano paesaggistico di Agrigento: il Comune ravvisa macroscopiche incongruenze
All’Albo pretorio on line del Comune è stato pubblicato il decreto dell’Assessore regionale dei beni
culturali e dell’identità siciliana riguardante l’adozione del Piano paesaggistico di ambiti …
All’Albo pretorio on line del Comune è stato pubblicato il decreto dell’Assessore regionale dei beni
culturali e dell’identità siciliana riguardante l’adozione del Piano paesaggistico di ambiti ricadenti nella provincia di Agrigento.La pubblicazione di tale Piano è un atto obbligatorio finalizzata ad assicurare la massima conoscenza del suo contenuto, prima della loro approvazione volto a consentire ai cittadini ed alle istituzioni interessate di esercitare un’azione partecipativa alla loro formazione per il raggiungimento dell’interesse pubblico.In generale, le previsioni dei Piani paesaggistici sono vincolanti per gli strumenti urbanistici dei comuni, prevalenti sulle eventuali disposizioni difformi contenute negli stessi, stabiliscono norme di salvaguardia applicabili in attesa dell’adeguamento di tali strumenti e, una volta approvati, incidono direttamente sulla sfera giuridica e patrimoniale dei cittadini, comportando una disciplina regolamentare che potrebbe limitare anche l’esercizio del diritto di edificare.L’ufficio SITR (Servizio Integrato Territoriale Regionale) del Comune di Agrigento, a seguito di attente verifiche e controlli nell’esposizione delle tavole del Piano paesaggistico, trasmesso dagli uffici regionali, riguardante il proprio territorio, hanno ravvisato che in esse non è compreso l’intero territorio comunale e che, addirittura, una rilevante porzione di territorio, di notevole importanza paesaggistica, che comprende parte della Valle dei templi e parte del Centro storico, per un’estensione di circa 500 ettari, è completamente trascurata.Pertanto l’Amministrazione comunale, con un’apposita formale nota, ha chiesto all’Assessorato regionale competente di rimediare a tale incongruenza, attraverso procedure idonee a limitare o evitare dispendiosi contenziosi che porterebbero inevitabilmente ad inficiare uno strumento così importante per la tutela delle nostre risorse naturali, storiche ed artistiche.In allegato tavola del Piano paesaggistico con la parte mancante in evidenza.12 marzo 2014