L’Assessore comunale ai Lavori Pubblici Gerlando Gibilaro ha trasmesso una nota, all’Assessore
Regionale ARTA, alla Direzione Regionale Ambiente/difesa suolo, ai responsabili della Protezione Civile regionale, provinciale e comunale ed ai dirigenti comunali competenti, avente come oggetto ‘Predisposizione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio del Comune di Agrigento’, che di seguito si riporta integralmente:”Traendo spunto dai recenti fatti locali quali il crollo e/o frana del costone del Viale della Vittoria (palazzi Crea), ritengo opportuno e doveroso porre all’attenzione degli organi competenti in oggetto e dell’opinione pubblica in generale alcuni spunti di riflessione che attengono alle contraddittorie modalità di sviluppo urbanistico dal secondo dopoguerra in poi nel territorio del Comune di Agrigento.Credo e sono fermamente convinto sia venuto il momento di farne una questione nazionale, maanche e soprattutto una “questione propositiva” a tutela della pubblica e privata incolumità.La storia urbanistica della città di Agrigento certificata dalle “Relazione Di Paola- Barbagallo, Relazione Martuscelli e dalle “Prescrizioni Piano Grappelli”, insegnano come ad Agrigento si è fortemente errato e ancor oggi si continua ad errare!Opportuno appare ricordare che nel territorio del Comune di Agrigento i maggiori processi di edificazione abusiva estensiva ( e perché no “brutali”) sono evidenziabili sia nell’area tutelata dall’ari. 157 e. 1° lettera b,c del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio della Repubblica Italianasia nell’area ove sono vigenti i vincoli idrogeologici e urbanistici proposti dalla Commissione d’indagine tecnica sulla frana di Agrigento e approvati con Decreto del 23 dicembre 1968 n°567 pubblicato in G.U.R.S il 5 luglio 1969.Premesso che nell’ambito del territorio di Agrigento, si riscontrano situazioni ricadenti in agglomerati urbani densamente abitati ed emergenze analoghe a quella verificatesi nel Viale dellaVittoria; considerato che oggi più che mai si impone, l’adozione di politiche di riqualificazione e dirisanamento in favore del territorio ed a salvaguardia della vita umana, per contrastare i ricorrentiepisodi eccezionali e calamitosi; considerato che l’Amministrazione Comunale si trova impossibilitata a fronteggiare gli eventi soprattutto per insufficienza di disponibilità economiche, in quanto i limiti di gestione finanziaria legati al rispetto del patto stabilità, non consentono l’impegno di ulteriori somme per mettere in sicurezza situazioni di pubblica e privata incolumità in sostituzione dei privati;lo scrivente nell’ambito delle competenze attribuite dalle relative deleghe assessoriali, chiede ai soggetti in indirizzo di attivare quanto dì loro competenze al fine di evitare lo scongiurarsi di ulteriori disagi e/o danni a persone e cose.Per tale motivo si chiede a codesto spettabile Assessore Regionale di accogliere la presente richiesta tesa ad ottenere in primo luogo, un sopralluogo congiunto di tutte le “aree interessate’ con i tecnici degli uffici regionali (Dipartimento regionale Ambiente e Dipartimento Regionale Protezione Civile), successivamente predisporre/una mappatura degli edifici ricadenti nella zona B Grappelli, nonché la progettazione e realizzazione di infrastrutture necessarie a tutela della pubblica e privata incolumità’. 18 marzo 2014
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