Agrigento, Il sindaco Zambuto si associa alle proteste degli agricoltori siciliani
Via libera del Parlamento europeo all’accordo su agricoltura e pesca con il Marocco.Un disastro per l’agricoltura siciliana che non può competere con la produzione del Marocco a seguito di una liberalizzazione che dimezza le tariffe doganali per poter introdurre i suoi prodotti agricoli nel nos…
di redazione
Il Comune di Agrigento rende noto che Via libera del Parlamento europeo all’accordo su agricoltura e pesca con il Marocco.Un disastro per l’agricoltura siciliana che non può competere con la produzione del Marocco a seguito di una liberalizzazione che dimezza le tariffe doganali per poter introdurre i suoi prodotti agricoli nel nostro territorio.L’accordo con il Marocco votato dall’Unione europea è sostanzialmente basato sulla tutela dei poteri forti che privilegiano le industrie del nord Europa ma anche del nord Italia a danno dell’agricoltura meridionale e siciliana in particolare. Il sindaco di Agrigento Marco Zambuto si associa alla costernazione generale manifestata dal mondo dell’agricoltura siciliana che ritiene l’accordo vergognoso e devastante per la nostra economia nella considerazione che un accordo di liberalizzazione avrà un impatto catastrofico sugli agricoltori, in particolare del settore dell’ortofrutta, con un’inevitabile ricaduta negativa sulla produttività e l’occupazione delle nostre aree rurali.’Un vero disastro ‘ dice Zambuto ‘ che metterà in ginocchio il settore agricolo della nostra isola, uno dei pochi dove ancora non si era registrata una particolare recessione e dove si era riusciti, anche se con difficoltà, a mantenere costante il livello occupazionale. Per farsi un’idea ‘ continua il sindaco di Agrigento ‘ basti pensare a quali e quanti danni alla nostra provincia arrecherà l’invasione di migliaia di tonnellate di arance provenienti dal Marocco. È un tradimento inaccettabile quello che si è perpetrato a livello europeo verso la nostra terra e ciò che ancor più mi provoca amarezza è constatare che sparute, deboli e poco convinte sono state le reazioni dei rappresentanti siciliani al Parlamento europeo. In poche parole: credo che i nostri parlamentari non abbiano, ancora una volta, saputo difendere gli interessi della nostra economia e della nostra gente’.17 febbraio 2012