di redazione
Anche il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, martedì prossimo sarà a Roma per partecipare alla
manifestazione promossa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani per rappresentare ai parlamentari la necessità di apportare sostanziali modifiche ai tagli lineari previsti dal recente decreto governativo sulla spesa che comporterà il rischio concreto di abbattimento dei servizi, l’innalzamento delle tasse ed il tracollo finanziario.’Saremo precisi e decisi ‘ dice Marco Zambuto ‘ dal momento che porteremo dati, parleremo di numeri, non faremo chiacchiere. Non ci interessano le passerelle, ma il bene di una comunità che ha creduto nel faticoso lavoro di risanamento compiuto in questi anni, per il quale abbiamo ricevuto ampissimo consenso, ma che ora, alla luce delle ultime decisioni governative, rischia di essere vanificato.Per essere chiari: siamo riusciti ad amministrare Agrigento, ovviamente tra tante difficoltà e con molti limiti, in un contesto economico-finanziario nazionale e regionale che ha determinato l’introduzione di normative contenenti misure finanziarie particolarmente penalizzanti per le autonomie locali, già da anni in situazione di sofferenza finanziaria ed in attesa della piena applicazione del federalismo fiscale.”In particolare negli esercizi finanziari 2011 e 2012 si sono registrate le pesanti conseguenze sul bilancio comunale derivanti dall’applicazione dell’articolo 14 del decreto legge 78/2010, convertito dalla legge 122/2010, il quale, al comma 2, ha previsto la riduzione dei trasferimenti erariali dovuti ai comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti per un importo complessivamente pari ad euro 1.500 milioni per il 2011 e di euro 2.500 milioni annui a decorrere dal 2012.A seguito di ciò con decreto del 9 dicembre 2010, il Ministro dell’interno ha determinato una riduzione lineare dei trasferimenti per il 2011, a ciascun comune con popolazione superiore a 5.000 abitanti, per un ammontare pari all’11,722 per cento rispetto all’importo assunto a base di riferimento per la riduzione, il quale è costituito dal totale generale dei trasferimenti attribuiti in spettanza alla data del 16 novembre 2010.Per il nostro comune la riduzione complessiva dei trasferimenti erariali per il 2011 è stata di circa 2 milioni e 530 mila euro di cui quasi 580 mila euro per minore contributo rispetto alla compensazione dell’ICI sulla prima abitazione in rapporto agli anni precedenti e oltre 1 milione e 950 mila quale minore contributo ordinario.Per il corrente esercizio finanziario è stata stabilita un’ulteriore contrazione dei trasferimenti erariali di circa 4 milioni e 100 mila euro, mentre il gettito stimato dal Ministero dell’economia e delle finanze per l’applicazione dell’IMU sarebbe pari a circa 8 milioni e 145 mila euro in sostituzione dell’entrata derivante dall’ICI che nel precedente bilancio è stata prevista in 6 milioni e 150 mila euro.Inoltre, con il recente decreto legge sulla cosiddetta ‘spending review’ si prevedono ulteriori tagli per i comuni di circa 500 milioni da ripartire con il criterio della penalizzazione per chi ha sostenuto maggiori spese.Tale ultimo provvedimento del governo nazionale ha inoltre previsto l’obbligo di procedere ad un accantonamento per la svalutazione dei crediti da inserire già nel bilancio di previsione 2012 in misura pari al 25% dei residui attivi con anzianità superiore a cinque anni; a tal fine nel nostro comune si dovrebbe prevedere in bilancio uno stanziamento di spesa pari a circa un milione e mezzo di euro.Anche i trasferimenti ordinari della Regione Siciliana, sulla base dei dati acquisiti solamente alla fine di luglio 2011 direttamente presso il competente Assessorato, hanno subito lo scorso anno una pesante contrazione di oltre 558 mila euro, che rappresenta una riduzione di circa il 7,6% dei trasferimenti dell’esercizio precedente.Per l’anno 2012, sulla base dello stanziamento destinato alle autonomie locali nella legge finanziaria regionale, si prevede una ulteriore riduzione almeno pari a circa 500 mila euro.E comunque per il comune di Agrigento l’obiettivo posto dal Patto di stabilità per l’anno in corso è pari ad un saldo positivo di 5.882.000 euro, vale a dire che oltre a trovare le risorse per pareggiare il bilancio di previsione per circa 6 milioni di euro, dobbiamo accantonare una disponibilità pari a tale importo per contribuire al risanamento della finanza pubblica. In pratica dobbiamo recuperare maggiori entrate e/o minori spese, rispetto alla situazione attuale, per circa 13 milioni di euro.”Con questa pesante situazione sulle spalle vado a Roma per proseguire, insieme ai colleghi di tutto il Paese, una battaglia vitale per le sorti dei nostri comuni, nella speranza che il governo nazionale prima e quello regionale dopo non strozzino il quotidiano impegno dei sindaci per assicurare servizi essenziali ai cittadini’ conclude Zambuto.21 luglio 2012
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