di redazione
Il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha diffidato l’ATO idrico e Girgenti acque ad aprire immediatamente i
cantieri di lavoro per la realizzazione delle opere fognarie della Città. In caso di ulteriori ritardi ha chiesto al Presidente della Regione di esercitare i suoi poteri d’intervento.Dichiara a tal proposito Marco Zambuto:’Ci sono i soldi, ci sono i progetti e non si possono tollerare ulteriori rinvii e ritardi per aprire i cantieri, con i 23 milioni di euro che abbiamo ottenuto dal CIPE il 30 aprile 2012 dobbiamo dotare definitivamente la Città di tutte le opere fognarie necessarie per eliminare l’inquinamento del mare di San Leone e di tutte le vergognose fogne a cielo aperto.Agrigento deve essere Città pulita con depuratori ed una rete fognaria efficiente. Tutto ciò anche per salvaguardare la salute degli agrigentini’.Si riporta di seguito il testo integrale della diffida: Il Sindaco di Agrigentopremesso che con delibera n. 60 del 30/04/2012 il CIPE ha stanziato oltre ventitre milioni di euro per opere fognarie e di depurazione a servizio di Agrigento;rilevato che:’ a seguito di tale stanziamento si sono progettati, da parte dell’ATO idrico e del soggetto privato che gestisce il servizio, importanti opere volte a superare definitivamente l’inquinamento del mare di San Leone e tutte le altre emergenze igienico-sanitarie della Città e segnatamente:1. adeguamento dell’impianto di depurazione di Fontanelle2. completamento della rete fognante della fascia costiera di Agrigento3. completamento della fognatura della zona nord della Città4. fognatura della zona Cannatello-Zingarello5. nuovo depuratore al servizio della fascia costiera di Agrigento e del comune di Favara’ tali opere sono essenziali ed urgenti ‘per la difesa dell’igiene pubblica’ in quanto vanno a risolvere l’emergenza sanitaria della Città e, in modo particolare, l’inquinamento delle acque del mare che, con l’avvicinarsi della stagione estiva, ripropone, in tutta la sua drammaticità, il problema della balneabilità del mare di San Leone;sottolineato che appare veramente grave ed assolutamente inaccettabile che Agrigento, pur disponendo di oltre ventitre milioni di euro per opere essenziali, a causa di pastoie burocratiche di vario genere e di procedure asfissianti, arcaiche ed intrise di rituali vecchi e ripetitivi, non riesce a vedere aperti i relativi cantieri di lavoro per risolvere le annose criticità igienico-sanitarie descritte, creando nuova occupazione;acclarato che le opere evidenziate rivestono il carattere dell’assoluta essenzialità ed urgenza e sono pertanto da considerare ‘atti contingibili ed urgenti’ perché afferiscono alla salute dei cittadini; diffidal’ATO idrico di Agrigento ed il gestore privato del servizio, ciascuno nell’ambito delle proprie responsabilità e competenze, a dare immediato inizio ai lavori; invitail Presidente della Regione Siciliana, che legge la presente diffida per doverosa conoscenza, ad esercitare sin d’ora i suoi poteri d’intervento.15 aprile 2013
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