Agrigento, Il Sindaco di Agrigento scrive al deputato regionale Di Mauro sul centro storico
Sabato scorso il Sindaco di Agrigento aveva scritto ai deputati regionali della provincia, al Presidente
dell’Assemblea Regionale Siciliana ed al Presidente della Regione una lettera in cui chie…
di redazione
Sabato scorso il Sindaco di Agrigento aveva scritto ai deputati regionali della provincia, al Presidente
dell’Assemblea Regionale Siciliana ed al Presidente della Regione una lettera in cui chiedeva notizie in ordine alla mancata destinazione di risorse finanziarie, in sede di approvazione della legge finanziaria, per il centro storico di Agrigento, a fronte dello stanziamento di quattro milioni di euro per Ragusa Ibla, di un milione per il museo di Aidone e di tre milioni per la Villa del Casale di Piazza Armerina.Ieri l’on. Di Mauro ha riscontrato tale lettera comunicando che, previa consultazione con i colleghi della provincia, ‘considerato che abbiamo a cuore il destino della nostra città’, è stato inserito nella legge finanziaria, che ‘ancora non è stata votata nella sua interezza’, un emendamento, ‘ancora al vaglio degli uffici competenti’, concernente un ‘contributo al Comune di Agrigento per la conservazione dei valori ambientali, architettonici ed artistici del centro storico, nella misura dai tre milioni di euro’. La nota del parlamentare regionale si conclude assicurando ‘che saremo sempre vigili e attenti per il bene della nostra comunità’.A tale lettera il Sindaco di Agrigento ha risposto con il testo di seguito riportato:’Carissimo Onorevole, ho ricevuto la Tua gradita lettera di assicurazione su un possibile intervento finanziario della Regione a favore del nostro centro storico.Nel ringraziarTi vivamente, anche a nome di tutta la nostra comunità, Ti manifesto fin d’ora la piena disponibilità a partecipare all’Assemblea Regionale Siciliana ad ogni incontro che riterrai più utile per illustrare il grave stato di degrado in cui versa il centro storico di Agrigento dato che ‘ come Tu ben sai ‘ le provvidenze previste con le leggi regionali 70/1976 e 34/1985 non sono state utilizzate, diversamente da quanto hanno saputo fare a Ragusa per Ibla ed a Siracusa per Ortigia.’4 aprile 2012