‘I provvedimenti di sequestro dei ‘pennelli a mare’, richiesti dalla Procura della Repubblica ed autorizzati
dal Gip, fissano un punto fermo sulla responsabilità del gestore del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale di Agrigento.Da tempo abbiamo cercato, pur scippati dalle nostre competenze, di difendere la salute degli agrigentini diffidando Girgenti acque a realizzare le opere igienico-sanitarie di sua competenza.Le numerose diffide, messe in mora ed, in ultimo, le ordinanze sindacali rappresentano l’unica azione possibile rimasta in capo a questa civica amministrazione nei confronti delle omissioni del gestore del servizio idrico.La magistratura agrigentina merita tutto il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza per tale salutare intervento.Per parte nostra, oltre alla vigilanza che osserveremo affinché le opere vengano fatte a regola d’arte e con l’impiego di materiali idonei, nominando esperti di indiscussa competenza del mondo universitario, procederemo con l’azione di risoluzione del contratto per il non adempimento degli obblighi che ne derivano ed agiremo per il riconoscimento del danno all’immagine che è stato arrecato al Comune di Agrigento a causa della grave lesione dell’interesse alla sua identità, credibilità e reputazione, giuridicamente tutelate dalla Costituzione.’20 luglio 2013
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Abbiamo provato ad immaginare con l’aiuto della nostra memoria e con un pizzico di fantasia,…
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