Si riporta di seguito il testo della replica del Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, alle accuse e alle minacce di alcuni consiglieri comunali:
‘Se hanno il coraggio concretizzino le loro parole in azioni. E’ una cosa che millantano da diverso tempo e serve soltanto ad alzare il prezzo prima di richiedere qualcosa. Ma la verità è ben diversa e loro stessi la conoscono: noi siamo sempre andati in Consiglio comunale portando ciò che producevamo nell’interesse della città e senza avere maggioranze precostituite. In Consiglio abbiamo sempre raccolto il consenso perché non c’erano alternative alle proposte ed alle azioni che abbiamo posto in essere. Oggi vedo soltanto una campagna elettorale mascherata da interessi per la città che non ho visto in altre occasioni e che continuo a non vedere.Mi sembra tutto molto strumentale: se volessero aiutare questa città e se volessero fare cose serie, dovrebbero subito approvare le proposte che sono state fatte e portate avanti dagli uffici, soprattutto dall’ufficio finanziario, e dare corso a questa azione seria di risanamento finanziario che abbiamo avviato in questi anni. Non va dimenticato che abbiamo evitato al Comune di Agrigento di andare in default finanziario. L’abbiamo fatto in anni drammatici, difficili, quando avevamo un debito pregresso di 50 milioni e venivano tagliati i trasferimenti statali e regionali. E oggi, grazie a questi interventi, si apre una nuova fase. Per venire incontro ai problemi dei cittadini operiamo una diminuzione della pressione fiscale attraverso il taglio totale dell’indennità del Sindaco e della Giunta. Ma siamo rimasti soli. I consiglieri parlano in un modo e agiscono in un altro. A cominciare dal signor Vassallo che costa al Comune di Agrigento circa 50 mila euro l’anno. Essendo in aspettativa il Comune deve erogare per lui quasi quattro mila euro al mese. E ci sono altri consiglieri comunali che, dentro la legge, hanno scoperto questo giochetto, per cui si fanno pagare i contributi dal Comune e poi vengono qui a fare i soloni e a predicare su come si risana o non si risana il bilancio. Comincino a dare loro l’esempio invece di minacciare, considerando che non fanno paura a nessuno: dimostrino con il loro comportamento personale e politico di voler fare, nei fatti e non nelle parole, l’interesse della città. Noi ci impegniamo, ci mettiamo la faccia, agiamo. Loro criticano.’30 aprile 2014
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