di redazione
Si riporta di seguito il testo illustrato dal Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, nel corso dell’odierna conferenza stampa: ‘A) In riferimento al sequestro del pontile comunale operato il 15 gennaio scorso dalla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ed alla conseguente denuncia del sindaco di Agrigento per ‘occupazione abusiva di spazio demaniale, occupazione e innovazione abusiva’, deve precisarsi quanto segue.Il sequestro è stato disposto in quanto si presume essere stata violata la disposizione di cui all’articolo 1161 del codice della navigazione. Disposizione che punisce colui che, arbitrariamente, occupi uno spazio del demanio marittimo. Ora, tutto può dirsi tranne che il comune di Agrigento abbia arbitrariamente occupato il demanio marittimo.In realtà, a questo proposito è appena il caso di osservare quanto segue.1) Il comune di Agrigento risulta provvisto di regolare concessione demaniale almeno fino al 30.9.2011 come dimostrato dallo stesso atto della capitaneria di Porto di Porto Empedocle del 17 giugno 2011 (con cui si invitava il comune di Agrigento a procedere ai versamenti dovuti e a trasmettere la documentazione prevista) e dalla conseguente determina dirigenziale n. 247 del 7.7.2011 (con cui il comune di Agrigento procedeva nel senso indicato dalla capitaneria di Porto di Porto Empedocle per la stagione estiva 2011, appunto). Entrambi gli atti citati avevano appunto il medesimo oggetto: pratica 205 rinnovo concessione demaniale di mq. 2068 di suolo demaniale e specchio acqueo allo scopo di mantenere un pontile per ormeggio natanti ect in località San Leone del Comune di Agrigento. Ditta Comune di Agrigento periodo dal 1.10.2010 al 30.9.2011.2) Il comune di Agrigento, con nota del 9 agosto 2011 e con sollecito del 5 giugno 2012, ha chiesto, sia alla Capitaneria di Porto di Porto Empedocle che all’Assessorato regionale del Territorio e Ambiente, il rinnovo, per l’anno 2012, della predetta concessione in scadenza al 30.9.2011.E, in assenza di qualunque tipo di riscontro da parte di tali enti (i quali né concedevano il rinnovo né lo rifiutavano né tantomeno disponevano la rimozione del pontile), il comune di Agrigento, per l’anno 2012, non ha proceduto all’assegnazione dei posti barca e si è limitato alla mera custodia della struttura stessa.Non si vede, dunque, quale occupazione arbitraria abbia potuto porre in essere il comune di Agrigento che, per la stagione 2011, era regolarmente autorizzato a gestire il pontile di San Leone e che, per la stagione 2012, non avendo ricevuto risposta da parte degli enti preposti, non ha utilizzato il pontile e si è limitato a custodirlo.E ciò, appunto, in attesa che le autorità preposte decidessero sulla richiesta di rinnovo.D’altra parte, cosa avrebbe dovuto fare il comune di Agrigento’ Smontare il pontile di San Leone, con un aggravio di costi notevolissimo’ E se poi l’autorizzazione fosse stata concessa, cosa avrebbe dovuto fare’ Rimontare il pontile con un ulteriore aggravio di costi a spese della collettività’ Dunque, da un lato, il rispetto della legge ha indotto il comune di Agrigento, per il 2012, a non utilizzare il pontile tramite l’assegnazione di posti barca.E, dall’altro, l’interesse superiore della collettività e dell’utenza agrigentina e non ha consigliato di mantenere in piedi la struttura in modo tale che, una volta ottenuto il rinnovo della concessione, il servizio potesse proseguire senza aggravio di costi.E’, in ogni caso, evidente che parlare di occupazione arbitraria di demanio marittimo da parte di un ente già autorizzato costituisce un autentico assurdo logico e giuridico.3) Infine, va comunque aggiunto che il decreto mille proroghe, convertito con la legge 25/2010, ha stabilito che il termine di durata delle concessioni di beni demaniali marittimi con finalità turistico-ricreative, come appunto il pontile di San Leone, deve intendersi prorogato fino al 31 dicembre 2015.Ne consegue quindi, anche per questa via, la radicale infondatezza del provvedimento di sequestro e della conseguente denuncia mossa nei confronti del sindaco e del responsabile dell’ufficio comunale preposto. Per quanto sopra, nello spirito di collaborazione tra tutte le pubbliche istituzioni, chiederò all’Autorità giudiziaria competente il dissequestro dal momento che, alla luce di quanto esposto, il provvedimento emesso appare abusivo e di operare gli adeguati e necessari approfondimenti per verificare se, al contrario, si possano individuare nella vicenda profili di abuso d’ufficio in cui invece il Comune potrebbe essere parte lesa.B) In secondo luogo, mi corre l’obbligo di informare la cittadinanza del fatto di avere ricevuto in data 19 gennaio la notifica di un avviso di garanzia, da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, in relazione a tre presunti episodi di abuso di ufficio che avrei commesso in qualità di presidente della Fondazione del Teatro Pirandello.In merito a ciò, non posso che esprimere il senso di una profonda sorpresa per un’accusa tanto infondata quanto lontana dai principi di trasparenza e di legalità ai quali ho sempre improntato la mia condotta amministrativa. Ciò che è stato fatto lo è stato, sempre e soltanto, nell’interesse della collettività. Per tale ragione, sono certo che le vicende in questione saranno presto chiarite.’21 gennaio 2013
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