Agrigento, Chiarimenti bonus socio-sanitario

di redazione

Il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto e l’Assessore alle politiche sociali Antonino Amato, in merito alle

problematiche relative ai contributi per i nuclei familiari con anziani non autosufficienti o disabili gravi, precisano che, a seguito dell’emissione del decreto del Presidente della Regione Siciliana del 7 luglio 2005, il Distretto socio-sanitario D1, con Agrigento comune capofila, ha erogato nel corso dei successivi anni, alle persone con i requisiti richiesti un contributo suddiviso per l’80% a carico del finanziamento regionale e per il restante 20% a carico dei singoli comuni facenti parte del Distretto.La liquidazione di quanto dovuto ai nuclei familiari ed ai singoli disabili è avvenuta regolarmente fino all’anno 2009, mentre per l’anno 2010, dopo che era stata liquidata la quota dell’80% finanziata dalla Regione Siciliana, non è stato possibile saldare il restante 20%, a carico del bilancio comunale, in quanto non vi erano somme disponibili e sufficienti per tale erogazione.Con circolare n. 1 del 9/3/2011 l’Assessorato regionale della famiglia e delle politiche sociali ha stabilito che i comuni capofila dei Distretti socio-sanitari, per l’anno 2011, erogassero il buono socio-sanitario in forma di buono di servizio (voucher), secondo i criteri e gli indirizzi introdotti dai decreti sopracitati.Il buono di servizio deve essere erogato per l’acquisto, da parte delle famiglie, di prestazioni professionali presso organismi ed enti no profit presenti nel territorio del Distretto ed iscritti nell’apposito albo regionale, nella sezione anziani e/o disabili, per la tipologia ‘assistenza domiciliare’, liberamente scelti dalle famiglie.Quindi dall’anno 2011 non vengono più elargite somme di denaro ma servizi alla persona.3 gennaio 2013