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Agrigento, Assemblea dei Sindaci della provincia di Agrigento sulla questione del servizio idrico integrato

I sindaci della provincia di Agrigento si sono autoconvocati in assemblea nella città capoluogo per affrontare con urgenza la questione del servizio idrico integrato.

La riunione si è tenuta giorno giovedì 18 luglio 2013, nell’ex collegio dei Filippini. Hanno partecipato i sindaci di Agrigento, Aragona, Campobello di Licata, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Licata, Montevago, Naro, Raffadali, Sambuca di Sicilia, Sciacca e Villafranca Sicula. Sono intervenuti anche rappresentanti di organizzazioni sindacali e associazioni a tutela dei consumatori. Presente il parlamentare regionale on. Margherita La Rocca Ruvolo. Questo il testo del documento conclusivo approvato e che è stato inviato al Presidente della Regione Rosario Crocetta, all’Assessore regionale per l’energia ed i servizi di pubblica utilità Nicolò Marino ed al Dirigente generale del Dipartimento dell’acqua e dei rifiuti Marco Lupo: ‘Preso atto della difficile situazione nei comuni facenti parte dell’Ato Ag 9; viste le evidenti disfunzioni del Servizio Idrico Integrato; ritenuto grave il recente invio ai cittadini di bollette esorbitanti con fatturazioni non in linea con i parametri previsti dalle norme, conseguenza dell’aumento tariffario deliberato dall’Autorità d’Ambito; raccogliendo il grido di esasperazione delle popolazioni del territorio stanche di vessazioni, irregolarità e disservizi; dopo un’ampia e articolata discussione si delibera di adottare il seguente documento. L’assemblea dei Sindaci ha deciso di:chiedere al Governo Regionale di completare in modo risoluto e celere la riforma di tutto il sistema idrico, in attuazione della legge n. 2 del 9 gennaio 2013 che prevede la ripubblicizzazione del servizio idrico. Il comma 5 dell’articolo 1 recita esplicitamente: ‘Con successiva legge regionale, da emanarsi entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le funzioni delle Autorità d’ambito sono trasferite ai Comuni, che le esercitano in forma singola o associata’;chiedere l’immediata revoca in autotutela, perché palesemente illegittima, della delibera n. 10 del 29 aprile 2013 del Commissario Liquidatore dell’Ato Ag 9 con la quale si sono aumentate in modo sconsiderato le tariffe idriche;diffidare la società di gestione Girgenti Acque a sospendere immediatamente tutte le fatturazioni che prevedono l’aumento dei costi idrici;diffidare il gestore a rafforzare tutti gli uffici, quello centrale e quelli periferici, al fine di fornire risposte veloci ed esaustive ai cittadini;diffidare il gestore a interrompere immediatamente ogni operazione di interruzione del servizio idrico ai cittadini in ossequio anche al principio sancito nel comma 1 della legge di riforma: ‘La Regione riconosce l’acqua quale patrimonio pubblico da tutelare e trattare in quanto risorsa limitata di alto valore sociale, ambientale, culturale, economico; considera, altresì, l’accesso all’acqua quale diritto umano, individuale e collettivo e indirizza prioritariamente i propri obiettivi alla salvaguardia dei diritti e delle aspettative delle generazioni future’;chiedere la sostituzione dell’attuale Commissario Liquidatore dell’Ato Ag 9 in quanto decaduto da ogni funzione. Si ricorda, a tal proposito, che il comma 4 dell’articolo 1 della legge regionale n. 2 del 9 gennaio 2013 prevede una tempistica: ‘Le funzioni di commissario straordinario e di liquidatore assunte dai Presidenti dei consigli di amministrazione delle disciolte Autorità. I predetti commissari durano in carica sino al completamento delle attività di censimento delle gestioni preesistenti e di verifica dello stato dei rapporti giuridici attivi e passivi e comunque non oltre sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge’;chiedere una scrupolosa vigilanza sui costi di gestione del Servizio Idrico Integrato alla luce anche delle notizie riportate in questi giorni dagli organi di informazione contenenti dichiarazioni attribuite all’ex amministratore delegato di Girgenti Acque dott. Carmelo Salomone con accuse di gravissime irregolarità gestionali;chiedere la convocazione straordinaria dell’assemblea dei soci dell’Ato Idrico, accogliendo la richiesta proveniente da più del 50 per cento dei soci dell’Ambito Territoriale Ottimale.’19 luglio 2013

Redazione

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