Il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, ha scritto a tutte le scuole cittadine la lettera che di seguito si riporta, in
occasione del 23° anniversario della morte del magistrato Rosario Livatino’Sabato 21 settembre 2013 ricorre il 23° anniversario dell’uccisione da parte della mafia, sulla strada che da Canicattì porta ad Agrigento, del magistrato Rosario Livatino.E’ un dovere per tutti ricordare tale figura di combattente coraggioso e giusto contro il crimine ed in difesa di una società che vuole affrancarsi dal male e dall’illegalità.Livatino, massacrato a 38 anni, coltivava il sogno di poter contribuire all’affermazione della legalità nelle nostre città, condizionate ancora dalle mafie e dalla mentalità mafiosa, con le varie istituzioni sempre vigili in questa battaglia contro tali espressioni di criminalità e contro quella cultura che delle mafie ne costituisce la possente intelaiatura.In questi anni il tributo di sangue di questa e di altre vittime ha reso fertile e fatto germogliare nella coscienza e nei conseguenti comportamenti il sentimento convinto di operare sempre ed in qualunque circostanza con il massimo senso del dovere, nel rispetto assoluto della legalità e del prossimo, anche se ciò dovesse costare dolorosi sacrifici.Per questo oggi non dobbiamo solo celebrare ritualmente la memoria del giudice martire, ma ricordarci che egli aveva concentrato la sua azione di magistrato sul nodo mafia-politica-appalti, colpendo duro tale malavitoso intreccio soprattutto attraverso il sequestro dei beni dei mafiosi. Un metodo che si sta ancora applicando e che ha già prodotto ottimi risultati nella lotta al fenomeno criminale.Ed è per tale motivo che nel giorno dell’anniversario della sua morte dobbiamo non soltanto onorare e ricordare la figura di questo martire, testimone della fede cristiana e della giustizia, ma raccogliere con vero convincimento il messaggio di pace, di fiducia nel prossimo e nelle istituzioni, di onestà morale ed intellettuale che Rosario Livatino ancora ci trasmette.Invito pertanto le SS. LL. a fare in modo che sabato prossimo, alle ore 9,00, possano sospendersi, per un minuto di ricordo, tutte le attività (magari attraverso l’apposito suono della campanella), facendo precedere tale momento dalla relativa spiegazione da parte degli insegnanti che potranno anche utilizzare il testo che precede.’19 settembre 2013
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