Agricoltura e inserimento lavorativo dei disabili: nasce “Bufalefi”
Quindici persone con disabilità psichica saranno accompagnati in un percorso formativo che ne consentirà l’inserimento lavorativo nel settore agricolo. Si chiama “Bufalefi” il progetto che nascerà tra i comuni del distretto socio sanitario 46 (Pachino, Noto, Rosolini, Avola, Portopalo di Capo Passero). “Bufalefi” è promosso dalla cooperativa Leonardo e sostenuto dalla Fondazione per il Sud, in partnership con Comune di Pachino, l’ente di formazione associazione Cesis e la cooperativa Paideia.
Il progetto
«Il progetto – ha spiegato Assunta Rizza, presidente della coop Leonardo che guida il partenariato – intende favorire l’inserimento lavorativo in ambito agricolo di 9 persone con disabilità psichica che vivono nei Comuni di Pachino, Portopalo, Rosolini, Noto e Avola».
L’idea alla base di Bufalefi è la nascita di una azienda agricola, che sorgerà nell’omonima contrada del territorio di Noto, le cui produzioni bio saranno gestite da disabili mentali guidati dai professionisti che operano nell’ambito del partenariato. «Paideia – ha continuato Anita Latin, presidente – si occuperà della selezione dei giovani disabili e li seguirà per tutto il percorso, col coinvolgimento delle loro famiglie impegnate nelle singole attività di socializzazione e nella promozione della vendita dei prodotti agricoli (gruppi di acquisto solidale, partecipazione ai mercatini rionali, partecipazione agli eventi dei vari comuni della Provincia di Siracusa)».
La formazione
«In una prima fase – ha dichiarato Lauretta Rinauro, responsabile formazione del Cesis – è previsto un corso di formazione teorico e pratico di 600 ore (360 di aula e 240 di stage) che rilascerà ai partecipanti la qualifica di esperto in potatura, innesto e apicoltura». Successivamente saranno selezionati 9 destinatari finali del progetto che lavoreranno sul campo. Per coprire le varie stagioni agricole, il terreno, dopo essere stato adeguatamente migliorato con i servizi di impianti elettrici, idrici, fognari e ripristino dell’immobile, sarà pronto per essere messo in produzione con 1 ettaro destinato alla vigna, 1 ettaro per l’uliveto, 1 ettaro di erbe officinali, 1 ettaro di ortaggi e nel restante terreno si provvederà ad impiantare un frutteto per uso interno dei giovani e delle famiglie. I giovani, divisi in 3 gruppi da 3, provvederanno all’avvio della prima stagione agricola secondo calendario stabilito dall’agronomo.
Al termine del progetto i 9 giovani diventeranno soci della cooperativa sociale Leonardo. «Un progetto ambizioso – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – e socialmente molto valido, che ci riempie d’orgoglio perché in una terra a vocazione agricola si pongono le basi per l’impiego nel settore di disabili psichici».