Agricoltura: coldiretti sicilia “produttori d’arance spremuti”

PALERMO – E’ di circa tre euro il costo di una spremuta d’arancia, quando per un bicchiere si utilizzano soltanto tre frutti. Lo rileva la Coldiretti siciliana.

PALERMO – E’ di circa tre euro il costo di una spremuta d’arancia, quando per un bicchiere si utilizzano soltanto tre frutti. Lo rileva la Coldiretti siciliana, secondo cui: “E’ davvero paradossale che in Sicilia le spremute abbiano un prezzo cosi’ elevato paragonato a quanto ricava l’imprenditore agricolo che vende il suo prodotto da 7 a 20 centesimi al chilo. Una spremuta, invece, consumata al banco, costa in tutta l’isola da 1,30 a 2,50 euro con punte di 3 euro se viene servita al tavolo”. “Mentre i produttori agrumicoli – dicono il presidente e il direttore della Coldiretti, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – stanno vivendo l’ennesimo anno di crisi, determinata dalle importazioni massicce si vive la contraddizione di non raccogliere il prodotto perche’ non conveniente e pagare ad un pezzo assurdo 3 arance spremute. Allo stesso modo si acquistano aranciate che contengono solo il 12 per cento di succo. Bisogna dire basta a questo sistema che premia l’industria e penalizza l’imprenditore agricolo costringendolo a svendere un prodotto unico”. “All’aranciata anonima – concludono Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – bisogna preferire il succo spremuto dalle arance al cento per cento siciliane e favorire l’installazione di macchine spremiagrumi nelle scuole, negli ospedali e in tutti i luoghi pubblici dandole in gestione alle cooperative agrumicole. La possibilita’ di bere del succo fresco fa diminuire il consumo di bevande gassate che della frutta hanno solo l’aroma, a volte, ricreato chimicamente”.

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Come riportato da Italpress