CATANIA – “Il bracciantato agricolo è ormai allo stremo: occorre una nuova legge che sia consona alle esigenze di un settore minacciato dalla crisi con tutto quel che ne consegue in termini occupazionali, oltre che dalle sempre più frequenti avversità atmosferiche, che fanno del bracciante un lavoratore sempre più debole”: è quanto afferma il deputato di F.I. Basilio Catanoso, componente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati.
A Catania, l’on. Catanoso, ha preso parte ad un incontro promosso dal “Sifus Confali” durante il quale il sindacato ha presentato la proposta di un nuovo piano nazionale in materia di contrasto allo sfruttamento del lavoro e sui nuovi interventi in materia di assistenza e previdenza del comprato bracciantile.
“Assieme al collega Giovanni Burtone, abbiamo immediatamente presentato un’interrogazione parlamentare per mettere ancora una volta in risalto gli allarmi lanciati da uno dei tanti settori produttivi di questo Paese, soffocato però, a mio modo di vedere, dalla insensibilità di un Governo che rimane sordo alle sollecitazioni provenienti dal territorio, dalle categorie produttive, dalle organizzazioni sindacali”.
Tra i temi della nuova norma, anche quello della modifica e dell’integrazione della riforma del lavoro in agricoltura del 2007, introducendo un dispositivo di legge che preveda, in caso di calamità naturali, di riconfermare le giornate lavorative che il bracciante agricolo aveva lavorato nell’anno precedente all’evento calamitoso
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