di redazione
Il dipartimento degli Interventi
strutturali dell’assessorato alle Risorse agricole e alimentari
della Regione siciliana finanzia le domante di aiuto destinate
alla tutela dell’ambiente, al recupero del territorio e alla
conservazione del paesaggio, contro il dissesto idrogeologico
dell’area dei monti Nebrodi e dei Peloritani, per le colture a
terrazzamenti.
Gli interventi attivano due misure dell’asse 2 del Psr Sicilia
2007/2013: la misura 214 – azione 214/1G – per il “Contrasto ai
fenomeni di dissesto idrogeologico e recupero del paesaggio
agrario tradizionale” e la misura 216 – azione A2 – per gli
“Investimenti non produttivi in aziende agricole associati alla
misura 214/G”. La dote finanziaria impegna una quota parte delle
risorse pubbliche in dotazione alla misura 216, pari a 30 milioni
di euro. Potranno accedere alle risorse imprenditori agricoli
singoli e associati, ma anche semplici privati che gestiscono le
superfici agricole. Le domande di aiuto potranno essere presentate
attraverso il sistema informatizzato Sian, entro e non oltre il 15
giugno 2012. Documenti, modalita’ e procedure, saranno pubblicati
sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, ma gia’
consultabili sui siti istituzionali: www.psrsicilia.it e
www.regione.sicilia.it/Agricolturaeforeste/Assessorato.
“L’area interessata dal bando – spiega l’assessore regionale
alle Risorse agricole e alimentari, Elio D’Antrassi – ha subito,
negli ultimi anni, diffusi fenomeni di dissesto ambientale con
danni economici, strutturali e infrastrutturali estesi anche al
settore agricolo. E’ necessario ripristinare condizioni di
normalita’, restituendo all’agricoltura, oltre il suo primario
ruolo produttivo, anche quello di tutela dell’ambiente, oggi piu’
che mai prioritario. Questo e’ possibile contrastando il fenomeno
della desertificazione dalle campagne, assicurando una presenza
umana capace di garantire continuita’ nella conservazione del
paesaggio agricolo”.
“Potenziare i sistemi agricoli a terrazze o ciglionamenti con
tecniche a basso impatto ambientale in aree non meccanizzabili –
aggiunge il dirigente generale del dipartimento, Rosaria Barresi –
significa difesa del suolo dall’erosione e dalle frane,
prevenzione degli incendi, miglioramento del microclima e
conservazione della biodiversita’, a difesa di colture
tradizionali siciliane come il nocciolo, agrumi, olivo, vite e
fruttiferi, rappresentati spesso da ecotipi locali a rischio di
estinzione”.
sts/vo
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