Agostino D’Angelo, il ritorno a Villa Sant’Andrea che sa di Oriente

L’incantevole Belmond Villa Sant’Andrea riapre le porte ai suoi ospiti. Dopo la pausa invernale, la struttura taorminese, incastonata nella baia di Mazzarò, offre una vista mozzafiato, ma anche molte novità. Ad accoglierci, infatti, è Agostino D’Angelo, nuovo Executive Chef del ristorante Oliviero, che torna in Sicilia dopo una lunga permanenza in alcuni ristoranti e alberghi di lusso di Londra, come The Ten Trinity Hotel Four Seasons.

Quello di D’Angelo al Belmond Villa Sant’Andrea è un vero e proprio ritorno a casa. Lo chef nato e cresciuto a Trapani, infatti, dal 2007 al 2012, aveva ricoperto nella struttura che sta puntando su un importante restyling e ampliamento delle camere, il ruolo Chef de Cuisine.

“Tornando in Sicilia e tornando al Bellmond Villa Sant’Andrea si è realizzato un sogno – ci racconta -. All’estero ho avuto l’opportunità di imparare moltissime tecniche della cucina cinese e giapponese, che riguardano il pesce, la sua conservazione, lo stoccaggio, l’abbattimento, ma sono siciliano, amo la mia terra, le materie prime che offre e volevo tornare a vivere importanti momenti di condivisione con la mia famiglia, a cui sono molto legato”.

E dalla sua famiglia lo chef D’Angelo riceve l’amore e la passione per il buon cibo. Cresce passando molto tempo in un’osteria di famiglia, dove familiarizza con i prodotti del territorio trapanese, con la preparazione del cous cous, oggi suo piatto forte all’interno del nuovo menù proposto dal ristorante che guida. Un menù che offre esperienze organolettiche importanti e in cui diverse culture, dalla quella siciliana a quella araba e orientale, si incontrano su un terreno comune: il mare.

“Sono cresciuto in una famiglia modesta, in cui il cibo è ancora cultura. Tutti i miei piatti hanno un loro preciso perché, che ha origine spesso nei ricordi d’infanzia, quando andavo a pescare con mio padre o quando la domenica la famiglia si riuniva. Cosa che accade ancora oggi”.

E i ricordi di bambino li ritroviamo in tutto il menù: dal “Crudo di pesce affumicato sul momento” al “Cous cous di pesce alla trapanese con mandorle tostate”, dai “Ravioli a piramide con caprino” al “Tonno in crosta di riso soffiato” , fino alla Cheesecake al gelsomino, tutto richiama l’infanzia trapanese dell’executive Chef di Villa Sant’Andrea.

Ed è proprio Agostino D’Angelo a svelarci l’idea che sta dietro a ogni piatto: “ho creato un raviolo a piramide con caprino, a cui ho abbinato fave, piselli, carciofi, pensando alla “frittedda” alla palermitana. Così come il tonno con marmellata di cipolle rosse richiama, con un tocco di innovazione, il classico “Tonno cca cipuddata”. Anche il dolce richiama la mia infanzia, quando  mio padre preparava la granita con i gelsomini rimasti un’intera notte nel congelatore”.

Discorso a parte per il cous cous con mandorle tostate, che D’Agostino rivisita in maniera davvero originale, utilizzando del carpaccio di pesce misto, che fa da base alla semola ‘ncucciata a mano. A completare il piatto la zuppa di cous cous, che viene servita al momento per far cuocere leggermente il carpaccio.

Menù ristorante Oliviero

  • Crudo di pesce affumicato istantaneo con foglie di alloro e scorza di agrumi.
  •  Ravioli piramide al caprino su vellutata di verdure primaverili.
  • Cous cous di pesce alla trapanese con mandorle tostate.
  • Tonno in crosta di riso soffiato con marmellata di cipolle rosse al Nerello Mascalese.
  • Cheesecake al gelsomino con meringa dorata e spugnoso al tè verde matcha.