Nella tarda mattinata, il 45enne Franco Mazzè, pregiudicato per una serie di reati di vario genere, è stato fatto segno da diversi colpi di arma da fuoco che lo hanno colpito alla testa.
L’uomo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di villa Sofia, ma mentre i sanitari gli stavano praticando la TAC per capire il posizionamento dei proiettili è spirato, rendendo vano il massaggio cardiaco.
L’agguato è avvenuto intorno alle 13 nel quartiere Zen in Via Gino Zappa dove l’uomo abitava.
Si sta indagando per cercare di capire se si tratti di una esecuzione mafiosa o di un regolamento di conti. Pare, infatti, che Mazzè avesse avuto una animata discussione con altri pregiudicati della zona, che poi gli avrebbero teso l’agguato.
Al Pronto soccorso dell’ospedale sono arrivati parenti e amici della vittima e, per evitare incidenti, sul posto è stato inviato un reparto della polizia in assetto antisommossa.
Oltre a una serie di reati contro il patrimonio, nella fedina penale di Mazzè c’era un processo er associazione mafiosa relativa alla gestione illegittima di alloggi disabitati che venivano assegnati in cambio di somme di denaro.
Ma davanti al GUP era caduta l’accusa di associazione mafiosa.
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