Aggressioni record alle forze dell’ordine, Gelarda: “Tutele e nuovi mezzi”
Più di mille aggressioni da gennaio e luglio a danno del personale delle forze dell’ordine. Sei violenze al giorno, una ogni quattro ore. A luglio, in particolare, gli aggrediti sono stati dieci al giorno. Poco più della metà delle aggressioni è commessa da italiani, il 46 per cento invece da stranieri. Lo rivela l’osservatorio Asaps. “Dati molto preoccupanti” commenta Igor Gelarda, dirigente del sindacato di polizia Consap.
Impunità diffusa in Italia
“Da un lato c’è questa idea di impunità diffusa in Italia, e chi commette reati sa che difficilmente pagherà in proporzione a quello che ha commesso – dice Gelarda -. Dall’altro c’è un comparto forze dell’ordine che non è più in grado di affrontare questi fenomeni: quando sappiamo che la legge non difende i tutori dell’ordine, ma piuttosto chi l’ordine lo infrange, quando sappiamo che abbiamo una età media di quasi 45 anni e siamo coscienti che circa il 40% dei nostri uomini entro 10 anni andrà in pensione, senza un ricambio proporzionato di nuove assunzioni, quando sappiamo che l’opinione pubblica si indigna di più per una frase scomposta di un poliziotto, piuttosto che per un poliziotto che perde la milza”.
“Oltre ad un cambio immediato delle leggi, in modo tale che tanto i cittadini quanto gli uomini delle forze dell’ordine vengano tutelati – aggiunge Gelarda – abbiamo bisogno di nuove forze e di mezzi idonei a difendere noi stessi e a neutralizzare i male intenzionati. Lo spray al peperoncino è poco funzionale, mentre potremmo valutare ipotesi di strumenti alternativi, quali taser depotenziati rispetto a quelli usati negli Usa, utilizzabili solo in casi estremi da parte degli operatori delle volanti; o di altri strumenti utilizzabili, e siamo disposti a discutere qualsiasi ipotesi in tal senso”.
Ecco il link a un video realizzato da Gelarda in cui spiega le ragioni degli uomini e delle donna delle forze dell’ordine: https://www.