Il Questore di Palermo ha emesso tre provvedimenti di Daspo Willy (divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento) nei confronti di altrettanti soggetti (un 31enne e due 25enni) ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di gravi condotte che hanno turbato l’ordine e la sicurezza pubblica.
Tale misura di prevenzione trae origine da un episodio di violenza occorso lo scorso 25 novembre, in via dei Chiavettieri, una delle zone più calde della movida palermitana, allorquando i tre giovani si sono resi protagonisti di una violenta aggressione ai danni di una pattuglia automontata della Polizia Municipale.
I pubblici Ufficiali sono stati fatti bersaglio di frasi ingiuriose, minacce e violenze anche mediante bottiglie di vetro, riportando lesioni personali.
Le indagini immediatamente avviate dagli investigatori hanno consentito di ricostruire le varie fasi dell’aggressione e di identificare e segnalare all’Autorità Giudiziaria i tre soggetti.
Gli odierni provvedimenti, emessi dal Questore di Palermo, all’esito degli accertamenti sviluppati dalla Divisione Anticrimine della Questura, sono volti sia a prevenire il verificarsi di disordini nei luoghi di maggiore ritrovo della movida palermitana sia a contrastare i fenomeni di illegalità che pongono in serio pericolo la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini.
La misura di prevenzione interdittiva, della durata complessiva di due anni, impedisce a due dei soggetti indagati, destinatari del provvedimento, di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze dei locali di pubblico intrattenimento ovvero esercizi pubblici presenti nell’intero territorio della provincia di Palermo e, in particolare, nei locali pubblici interessati dalla movida e limitrofi al luogo dell’aggressione. Per entrambi, inoltre, è stato disposto, nella fascia oraria tra le ore 18:00 e le ore 05:00 del giorno successivo di ogni giorno della settimana compresi i festivi, il divieto di accedere e stazionare nei pressi dei medesimi locali, nonché di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze dei locali pubblici elencati nel provvedimento.
A carico del terzo soggetto indagato (31enne), per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere, è stata prevista analoga misura di prevenzione, per un periodo di anni tre, dalla data di avvenuta cessazione della misura cautelare detentiva.
Giova precisare che gli odierni indagati, sono, allo stato, indiziati in merito ai reati contestati e che la loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.
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