È online nella sezione “Tributi” del portale dei servizi online del sito istituzionale del Comune (https://servizionline.comune.palermo.it) il servizio di presentazione delle istanze di agevolazione straordinaria, causa emergenza Covid, per IMU e TARI 2020, previste dal Consiglio comunale su proposta della Giunta con alcune delibere del mese di settembre dello scorso anno.
Le agevolazioni sono divenute operative a seguito della emanazione, lo scorso 30 dicembre, degli appositi Decreti regionali di assegnazione delle somme del fondo perequativo previsto dalla Finanziaria.
Ad avere diritto alle agevolazioni (riduzione del 70% della TARI e riduzione del 66,66% dell’IMU) sono quelle aziende, enti e attività economiche la cui operatività è stata sospesa o ridotta a seguito dei diversi provvedimenti restrittivi adottati dai Governi nazionale e regionale per il contrasto alla pandemia. Una lista è riportata alla fine del comunicato.
Per il sindaco Orlando “a beneficiare di queste riduzioni saranno tantissimi soggetti, fra aziende, associazioni sportive e culturali, enti di vario tipo. Una piccola ma significativa boccata d’ossigeno per l’economia cittadina”.
Le istanze per entrambe le agevolazioni dovranno essere presentate entro il prossimo 1 marzo tramite il cassetto tributario cui si accede appunto dal portale comunale tramite registrazione o SPID.
Per entrambi i tributi, se l’utente ha già provveduto al saldo del 100% della somma dovuta nel corso del 2020, l’agevolazione sarà calcolata come anticipazione per quanto dovuto nel 2021. Qualora non si sia provveduto al saldo o al pagamento dell’acconto, l’utente potrà procedere al pagamento della somma residua a suo carico, applicando direttamente la riduzione e aggiungendo le eventuali mora e sanzioni per ritardato pagamento.
Si segnala che per quanto riguarda l’IMU, l’istanza va presentata dal proprietario, il quale attesti che il cespite immobiliare è destinato allo svolgimento dell’attività economica, di cui ai codici ATECO previsti, nonché che la stessa è rimasta sospesa a causa dell’emergenza Covid e che la categoria catastale sia conforme alla destinazione d’uso.
La quota del Fondo perequativo spettante al Comune di Palermo, circa 27 milioni di Euro, è stata destinata, oltre che alle riduzioni di IMU e TARI, alla gratuità di alcuni servizi e tributi, in particolare quelli relativi ai costi degli impianti sportivi per le società, i canoni di utilizzo della Fiera del Mediterraneo per eventi fieristici e la Tosap per i locali pubblici, turistici e della ristorazione che hanno usufruito della possibilità di ampliamento gratuito del suolo pubblico al fine di facilitare il rispetto delle norme sul distanziamento. Anche nel caso delle agevolazioni legate agli impianti sportivi e alla Fiera, il contributo sarà corrisposto sotto forma di equivalente utilizzo gratuito nel 2021, avendo già provveduto gli enti interessati al pagamento dei canoni nel 2020.
Elenco delle tipologie di utenza non domestica ammessa all’agevolazione della riduzione Tari (settanta per cento) e IMU (otto dodicesimi).
1 Associazione, museo, biblioteca, scuola, luogo di culto
2 Cinematografo, teatro
4 Campeggi e impianti sportivi
5 Stabilimento balneare
6 Esposizione, autosaloni
7 Alberghi con ristorante
8 Alberghi senza ristorante
11 Uffici, agenzia,
12 Banca ed istituto di credito, studi professionali
13 Negozi di abbigliamento, calzatura, libreria, cartoleria
15 Negozi particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato
16 Banchi di mercato di beni durevoli
17 Attività artigianali tipo botteghe: parrucchiere, barbiere, estetista
18 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista
20 Attività industriali con capannoni di produzione
21 Attività artigianali di produzione di beni specifici
22 Ristorante, trattoria, osteria, pizzeria, pub
23 Mensa; hamburgheria
24 Bar, caffè, pasticceria
29 Banchi di mercato generi alimentari
30 Discoteche, nightclub
La riduzione si applica automaticamente, tranne che per i campeggi, gli impianti sportivi, i negozi di abbigliamento, calzature, libreria e cartoleria, che, essendo inclusi in classi che comprendendo altre categorie economiche che non hanno avuto imposte chiusure, non risultano automaticamente agevolabili.
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