Oltre 2 milioni di euro di euro, 539 famiglie accolte e accompagnate verso un nuovo progetto di vita. È questo il dato che emerge e che descrive l’intenso lavoro messo in campo dall’Agenzia sociale per la casa di Palermo, a partire dal mese di ottobre del 2020 e per tutto il 2021,per contrastare il disagio abitativo e quindi le Povertà.
Un lavoro, quello degli operatori dei 10 punti snodo di Palermo, (8 nella città di Palermo presso le sedi del Servizio Sociale e 2 a disposizione dei comuni del Distretto Socio- Sanitario 42 con sede a Monreale e Villabate)che non ha trovato sosta nemmeno nei periodi più critici della pandemia e che grazie al dialogo costante con l’Amministrazione comunale rappresenta la maggiore interfaccia sul territorio per sostenere le famiglie in difficoltà.
Il contributo economico, erogato fino ad oggi è reso possibile grazie ai fondi europei messi a disposizione dal Pon Metro. Il contributo economico interviene sia garanzia dei proprietari di casa, che usufruiscono di pagamenti anticipati da parte del Comune di Palermo per un periodo sufficiente a favorire l’autonomia alle persone accolte.
I fondi sono utilizzati non soltanto per sostenere le famiglie nel pagare gli affitti ma anche le utenze, come luce, acqua e gas. Ad aver richiesto i contributi sono in prevalenza donne (52,1 % del totale e 47,9 % uomini). Il 33,4 % sono minori di 25 anni, il 50,3 % sono compresi tra i 25 e i 54 anni, mentre il 16,3% appartiene alla fascia over 54.
Il 55% delle famiglie si è rivolto all’Agenzia sociale per la casa a causa della perdita del lavoro e della riduzione del proprio reddito. Per queste famiglie sono stati attivati percorsi di sostegno multidisciplinare: supporto psicologico, sostengo socio-educativo alle famiglie con bambini e in molti casi sono state realizzate attività orientate alla formazione e alla ricerca di un lavoro.
Il 45% delle famiglie già prese in carico dai Servizi Sociali poiché vive da tempo in una condizione di estrema fragilità, è stato accolto dall’Agenzia attraverso una progettualità più strutturata. Parliamo di famiglie che non riescono a pagare l’affitto perché nella maggior parte dei casi percepiscono soltanto il reddito di cittadinanza e che non basta a restituire dignità e autonomia.
Per rispondere al loro bisogno, l’Agenzia si è mobilitata per sostenere il pagamento delle utenze e delle morosità accumulate. Anche in questo caso, la presa in carico globale è la chiave del lavoro che gli operatori mettono in campo. Sostegno psicologico, orientamento educativo per restituire un tempo di normalità ai bambini e supporto ai figli maggiorenni affinché trovino la propria strada.
“È un lavoro corale quello che stiamo realizzando – spiega il sindaco Leoluca Orlando – frutto di un dialogo costante con le realtà del privato sociale, che ci permette di restituire un nuovo volto alla città, fatto di futuro e sviluppo. Contrastare il disagio abitativo, partendo dalla casa, significa certamente dare l’opportunità alle famiglie di riconnettersi con il territorio e costruire un nuovo percorso di vita”.
“La lotta alla povertà abitativa – aggiunge Cinzia Mantegna, Assessora alla Cittadinanza Solidale – è un dovere di tutti. Per questo chiedo ai proprietari di casa, pubblici e privati, che dispongono di appartamenti liberi, di metterli a disposizione delle persone accolte dall’Agenzia, una struttura comunale che ormai ha ampiamente dimostrato la propria affidabilità in termini di garanzie finanziarie e di presa in carico delle persone”.
“Il lavoro che con l’Agenzia sociale per la casa abbiamo messo in campo – conclude Giovanni Paternostro, direttore esecutivo del progetto – ha consentito a centinaia di cittadini di mantenere il proprio alloggio e sostenere le famiglie in questo periodo complesso. La programmazione di interventi stabili e di progetti di vita per le persone ma anche il dialogo costante con i proprietari di casa è un elemento determinante per evitare l’incremento della povertà”.
Tutti gli interventi realizzati dall’Agenzia sociale per la casa sono frutto di una progettualità condivisa tra gli Enti del Terzo Settore che ne fanno parte, ovvero il Consorzio Sol.Co – Rete di Imprese Sociali Siciliane con la cooperativa sociale Sviluppo Solidale, Fondazione Ebbene con il Centro di Prossimità Apriti Cuore, Associazione Euro, Centro Studi Opera Don Calabria, Istituto Don Calabria, Associazione Next- Nuove Energie x il Territorio, Associazione Centro di Accoglienza Padre Nostro Onlus ETS, Ispettoria Salesiana Sicula “S.Paolo”, Inventare Insieme Onlus.
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