Agenzia delle Entrate, ecco cosa si sono inventati per multare più italiani: ora non ti puoi fidare neanche del tuo commercialista

Ancora più soldi
Ancora più soldi: li vuole l’Agenzia delle Entrate (sicilianews24.it / depositphotos)

L’Agenzia delle Entrate vuole ancora più soldi: multe a tutti

Siamo nel pieno della dichiarazione dei redditi, presentata da tutti i contribuenti mediante il Reddito Persone Fisiche o con il Modello 730, precompilato o meno. Si tratta della dichiarazione con cui si viene a conoscenza di quali siano le detrazioni a cui si ha diritto e a quanto ammontino, invece, le tasse da versare al Fisco.

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi è importante che tutto quello che si dichiara sia vero e che non si ometta niente. Il Fisco, infatti, può effettuare dei controlli volti proprio a smascherare eventuali furbetti che, pur di pagare meno tasse, si avvalgono di giochetti poco legali.

Oggi vi parliamo di un dettaglio spesso ignorato, in tema fiscale: l’Agenzia delle Entrate sta effettuando ulteriori controlli, state molto attenti o rischierete anche voi una multa salatissima.

Cos’è il visto conformità dichiarazioni fiscali

Il Decreto Legislativo 241 del 1997 ha introdotto il visto di conformità nelle dichiarazioni fiscali. Si tratta di un controllo formale sui dati che vengono inseriti nelle dichiarazioni e viene richiesto quando il contribuente deve avvalersi di compensazioni fiscali che superano certi limiti, quindi è uno strumento mediante cui l’Agenzia delle Entrate evita le frodi. Consiste in un’attestazione rilasciata da un professionista che, dopo aver controllato le dichiarazioni fiscali, ne conferma la regolarità. Può rilasciarla quindi un responsabile presso il CAF, un consulente del lavoro iscritto all’albo, un esperto contabile o un dottore commercialista.

Per poter apporre il visto di conformità, il professionista deve essere iscritto all’Elenco centralizzato informatizzato dell’Agenzia delle Entrate con i propri dati anagrafici, la qualifica personale, il codice fiscale, il numero di partita iva, il domicilio. Tale visto, infine, è obbligatorio per la compensazione orizzontale dei crediti dell’IVA, interventi di superbonus 110%, esecuzione del rimborso di un credito IVA o la presentazione del modello 730 tramite CAF.

Ancora più soldi
Ancora più soldi: li vuole l’Agenzia delle Entrate (sicilianews24.it / depositphotos)

Cosa si rischia

Nel caso in cui il professionista compia delle inadempienze nel rilascio del visto di conformità, questo rischia una sanzione amministrativa che può andare da 258 euro a 2582.42 euro e, se la mancanza è grave, si può anche rischiare di vedersi sospesa la facoltà di rilasciare visti di conformità. Un dettaglio da rispettare, inoltre, è che il soggetto che rilascia il visto dev’essere lo stesso che invia la dichiarazione dei redditi.