Afghanistan, Guerini “Dalle forze armate italiane lavoro delicato”
ROMA (ITALPRESS) – “L’evacuazione dei cittadini afghani da Kabul è un’operazione molto complessa e delicata. Un lavoro di squadra grazie alla collaborazione tra i Ministeri della Difesa, Esteri, Interni e i servizi di informazione”. Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, durante la sua visita odierna presso il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) a Roma.
Il ministro, giunto presso l’Aeroporto Militare “Francesco Baracca”, sito nel quartiere di Centocelle, è stato accolto dal Generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, Comandante del COVI da dove sono gestite tutte le operazioni internazionali e nazionali tra cui l’ “Operazione EOS” per la campagna vaccinale.
“Le Forze Armate Italiane stanno svolgendo un delicato lavoro, cooperando efficacemente con tutti gli attori in campo”, ha aggiunto il ministro, partecipando a un briefing ove ha ricevuto l’aggiornamento della situazione operativa in Afghanistan e sull’evoluzione di Aquila Omnia.
I militari italiani stanno cooperando con le Forze Armate dei Paesi Alleati in risposta alla drammatica crisi a Kabul. Proprio nella serata di ieri, nel corso della telefonata intercorsa con il Segretario della difesa degli Stati Uniti d’America Lloyd Austin, il Ministro Guerini ha ringraziato gli americani per la messa in sicurezza dello scalo afghano che consente alle varie missioni nazionali di attuare il dispositivo di evacuazione pur in un contesto compromesso e instabile.
Dal giugno scorso, quando con l’operazione Aquila 1 furono portati nel nostro Paese 228 afghani, sono oltre 3.350 i cittadini tratti in salvo, circa 1.990 quelli già giunti in Italia (di cui 547 donne e 667 bambini) negli ultimi giorni e circa 1300 presso l’aeroporto di Kabul in attesa di partire.
La Difesa ha messo in campo per l’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal COVI, 8 aerei, 4 KC767 che si alternano tra l’area di operazione e l’Italia e 4 C130J, questi ultimi dislocati in Kuwait, da cui parte il ponte aereo per Kabul.
Sono oltre 1500 i militari italiani del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) impegnati su disposizione del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in questa complessa operazione per il ponte aereo Roma-Kabul.