Palermo

Affido familiare: Comune di Palermo eroga contributo di 530 mila euro

Si è concluso lo scorso 13 luglio l’iter amministrativo e finanziario relativo al pagamento del contributo economico in favore delle famiglie e delle persone che accolgono minori in affidamento familiare, per le quali sono stati emessi i pagamenti relativi al 2016, per un importo complessivo di circa 530 mila euro, erogato secondo le modalità stabilito dal vigente regolamento in materia e tenuto conto della disponibilità finanziaria del Comune.

Le famiglie affidatarie

Si tratta in totale di 229 persone, affidatarie di bambini e bambine le cui famiglie attraversano temporanee difficoltà tali da non garantire i necessari interventi nei confronti del figlio/a. Questa forma di affido temporaneo, avviato a Palermo da oltre 20 anni e normato da un apposito Regolamento comunale, prevede un sostegno ed un accompagnamento per le famiglie affidatarie, oltre l’erogazione di contributi economici.

Orlando: “Un servizio di eccellenza”

“Si tratta di un servizio di eccellenza – affermano il sindaco e l’assessore alla Cittadinanza sociale Giuseppe Mattina – nell’ambito delle politiche comunali per l’infanzia e l’adolescenza, a sostegno delle famiglie in difficoltà e costituisce una importante e valida alternativa all’eventuale ricovero in istituto o comunità dei minori. L’Amministrazione Comunale, consapevole dell’importanza di questo servizio, continua a lavorare per migliorare le condizioni normative e finanziarie al fine di poter sviluppare sia la sensibilizzazione sociale nei confronti dell’Affidamento Familiare, sia per impinguare la capacità economica per sostenere un numero sempre maggiore di affidamenti di minori”.

“Tale necessità – proseguono Orlando a Mattina – viene resa ancora più urgente anche alla luce dell’ accoglienza che il Comune è chiamato ad operare nei confronti dei minori stranieri non accompagnati, di cui è anche tutore responsabile della loro crescita psico-fisica, educativa e sociale. In questa direzione si muove il percorso per la formazione di tutori volontari, che entrano a far parte dell’ambito più ampio di coloro i quali si propongono per la cura di bambini/e, ragazzi e ragazze provenienti da altre famiglie, in questo caso da altri paesi e culture”.

Nelle prossime settimane l’Amministrazione, anche grazie alle somme derivanti dal contributo nazionale legato all’accoglienza di persone richiedenti protezione internazionale, avvierà dei progetti per l’ulteriore potenziamento e diffusione dell’affido familiare, “la cui grande valenza – concludono Orlando e Mattina – va oltre la vita dei singoli minori e delle singole famiglie coinvolte, con una forte incidenza sulla cultura di comunità nell’ottica educativa, solidale e di collaborazione: una delle azioni più importanti per la crescita sociale mirata, soprattutto, al benessere dell’infanzia e dell’adolescenza”.

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