“Addio mutui e bollette per chi lavora”: così intaschi lo stipendio e non hai spese | La trovata rivoluzionaria

Gioia
Gioia – fonte pexels – sicilianews24.it

Questa trovata geniale potrebbe facilitare la vita lavorativa di diverse persone.

Per molti lavoratori, il mutuo rappresenta una delle spese più gravose. La necessità di garantire una casa alla propria famiglia porta spesso a contrarre debiti a lungo termine, che incidono pesantemente sul bilancio mensile. La rata del mutuo non lascia spazio per imprevisti.

Negli ultimi anni, il costo delle utenze domestiche, come energia elettrica, gas e acqua, è cresciuto a dismisura. Questo impatto è ancora più evidente per chi ha un reddito medio o basso. Le bollette sono una spesa imprescindibile e spesso i lavoratori si trovano costretti a sacrificare altre necessità per far fronte ai continui rincari.

L’unione di mutui e bollette genera una pressione costante, trasformando lo stipendio in un reddito spesso insufficiente. I lavoratori devono affrontare una continua corsa contro il tempo per riuscire a coprire tutte le spese, lasciando poco spazio per il risparmio o per pianificare il futuro.

La pressione economica derivante da mutui e bollette influisce non solo sulle finanze, ma anche sul benessere psicologico. Per molti lavoratori, l’incertezza di far quadrare i conti si ripercuote sui rapporti personali e sul lavoro stesso, creando un ciclo di stress che diventa difficile spezzare senza un intervento strutturale per il contenimento dei costi.

Una trovata che può fare la differenza

I fringe benefit sono una retribuzione in beni e servizi, concessa dal datore di lavoro e non tassata, in aggiunta allo stipendio. Dal 1° gennaio 2024, i limiti dei fringe benefit sono: 1.000 € per i lavoratori dipendenti senza figli; 2.000 € per i lavoratori dipendenti con figli a carico. L’agevolazione si applica in misura intera ad ogni genitore.

I fringe benefit possono essere ottenuti da chi ha redditi da lavoro dipendente, o redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, ed è: senza figli; con figli a carico che non abbiano un reddito superiore: a 4.000 €, se hanno fino a 24 anni; a 2.840,51 € (al lordo degli oneri deducibili), se hanno un’età superiore ai 24 anni.

Euro
Euro – fonte pexels – sicilianews24.it

Cosa rientra nei fringe benefit

Con i fringe benefit possono essere pagati affitto, mutuo e bollette di luce, acqua e gas degli immobili posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che abbiano o meno la residenza o il domicilio nell’immobile.

Sono incluse anche le bollette per uso domestico intestate al condominio (ad esempio, la bolletta idrica centralizzata) che, seppur intestate al proprietario dell’immobile, il pagamento è a carico del lavoratore, coniuge o familiari perché ne sono affittuari.