ROMA (ITALPRESS) – Ad agosto, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato pari a 2.578,9 miliardi, in aumento di 18,3 miliardi rispetto al mese precedente.
L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (1,6 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (16,8 miliardi, a 100,7); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del tasso di cambio hanno nel complesso ridotto il debito di 0,1 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 19,1 miliardi, quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,8 miliardi.
Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. Sempre ad agosto, le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 44,7 miliardi, in aumento del 7,9% (3,3 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2019. Il gettito ha beneficiato dei versamenti in autotassazione dei contribuenti soggetti agli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), che nel 2019 avevano avuto luogo nei mesi successivi.
Nei primi otto mesi del 2020 le entrate tributarie sono state pari a 258,4 miliardi, in diminuzione del 6,8% (-18,8 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2019.
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