Era il 13 giugno, quando 26 milioni di italiani sancivano l’acqua bene comune. Sette mesi dopo, il risultato di quel referendum rischia di essere cancellato dalla cosiddetta ‘fase due’ del Governo Monti che vuole liberalizzare tutti i settori. Nel pacchetto votato dal parlamento lo scorso 19 gennaio, all’articolo 20 si legge infatti che ‘il servizio idrico – considerato servizio di interesse economico generale – potrebbe essere gestito solo tramite gara o da società per azioni, eliminando così la gestione pubblica del servizio idrico’.
La denuncia è di Liberacqua, che adesso lancia la campagna ‘obbedienza al referendum’ invitando cittadini e amministratori comunali a ribellarsi. La mobilitazione arriva anche ad Isola delle Femmine dove, nel fine settimana, sarà avviata una campagna di informazione sulla questione. Silvio Piombino, coordinatore della locale associazione Liberacqua spiega i dettagli dell’iniziativa.
(Teleoccidente)
Attento alle banconote false, se paghi qui te le prendi sicuramente. Situazione pericolosa I temi…
Le offerte di Natale all'Ikea sono fuori di testa: non approfittarne è da pazzi. Durante…
Al mattino instabilità sui settori settentrionali dell’Isola con piogge sparse e neve sui rilievi oltre…
I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di…
L'Etna è uno dei principali vulcani in Europa, ma in Sicilia ce ne sono degli…
Finalmente Francesca Fagnani si rilancia su quello che è successo con Teo Mammuccari. Altro che…