Acqua, addio APS. Intesa tra Regione e Comune di Palermo per consorzio

Il caso Acque potabili siciliane stamane sul tavolo del prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. Presenti il Comune di Palermo e l’assessorato regionale ai Servizi di pubblica utilità i quali hanno ribadito che l’acqua e la gestione del servizio idrico integrato debbano essere pubbliche, ma anche consolidato un’intesa che prevede di archiviare la stagione di Aps, tutelando i dipendenti, e di procedere alla creazione di un consorzio per la gestione del servizio nei territori interessati.
Il Comune ha dichiarato di concorrere, attraverso la propria partecipata Amap, all’eventuale costituzione di un consorzio con il coinvolgimento dei Comuni dell’area interessata e ha rappresentato alla Regione i consistenti crediti da anni vantati dall’Amap nei confronti dell’Ente acquedotto siciliano e l’esigenza che il nuovo consorzio venga dotato “delle necessarie risorse finanziarie fondamentali per lo start up e per il completo svolgimento del servizio”. La Regione, ritenendo che l’unica soluzione consentita dalla normativa vigente sia quello del consorzio fra i Comuni dell’ambito con capofila il Comune di Palermo per il tramite di Amap, si impegna “a dotare il Consorzio dei fondi indispensabili per lo start up e a compiere tutti gli atti essenziali per la costituzione del Consorzio stesso”. Tutto questo in attesa della promulgazione della nuova legge del servizio idrico integrato e della costituzione delle città metropolitane. Per Comune e Regione, “grazie a questo percorso, si potrà garantire “la non dispersione di tutte le professionalita’ presenti in Aps”. L’impegno è di compiere tutti i passaggi procedurali entro il 20 gennaio.