Acireale: i netturbini tornano al lavoro
Gli operatori ecologici tornano a lavorare, dopo una lunga riunione, in cui i titolari della Dusty hanno incontrato nel cantiere i lavoratori e i rappresentanti sindacali.
di Daniela Gieri
Acireale (Ct), 4 Gen. – Gli operatori ecologici tornano a lavorare, dopo una lunga riunione, in cui i titolari della Dusty hanno incontrato nel cantiere i lavoratori e i rappresentanti sindacali.
Un incontro infruttuoso, dal punto di vista degli accordi, non sono stati presi, infatti, impegni precisi ne offerta alcuna garanzia. I rappresentanti sindacali provinciali Uil – Fiadel – Fit Cisl – Usb – Fp Cgil – Ug fanno, quindi, rientrare la protesta,ma sarà presentata al più presto una denuncia all’ispettorato del lavoro, riguardo le condizioni di lavoro dei netturbini acesi.
Botta e risposta tra il segretario zonale della Uil e il sindaco Nino Garozzo.
“Nessuno si può permettere, in particolare chi rappresenta una Istituzione, di potere addossare responsabilità ai lavoratori sol perché richiedono un diritto sacrosanto – afferma Ardita – e cioè quello di lavorare con tutti i crismi della sicurezza e non, invece, come si vuol far credere e fare circolare tra i cittadini Acesi quello della mancanza del semplice vestiario; l’applicazione e il rispetto delle misure di prevenzione e protezione sono un diritto di ogni individuo, soprattutto in luoghi di lavoro atipici in cui i diversi fattori di rischio sono altissimi e l’adozione di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), ben mantenuti e controllati, può contribuire alla protezione del singolo lavoratore – continua ai nostri microfoni il segretario Nando Ardita – E’ veramente grave che si possano fare affermazioni e insinuazioni assolutamente non giustificabili e addossare responsabilità, che non hanno, ai lavoratori. Se invece esistono problemi inerenti i rapporti contrattuali tra la società che gestisce l’appalto e l’Ato rifiuti, allora questo è un altro problema che la politica, ma quella con la “P” maiuscola, dovrebbe risolvere, io mai metterò la croce sulle spalle degli ultimi, loro certamente non hanno nessuna responsabilità o colpa, qualcun altro forse si”.
Nel frattempo, il sindaco di Acireale continua il suo attacco agli operatori ecologici: “Iniziate le operazioni di rimozione, adesso la pioggia battente impone l’astensione forzata, le complicazioni che ne seguiranno sono tutte riconducibili alla irresponsabilità dei giorni precedenti – dice il sindaco Nino Garozzo – sto studiando la documentazione di cui sono già in possesso, attendo la relazione finale di Aciambiente e, come da impegno pubblico assunto, inoltrerò nei prossimi giorni una specifica denuncia a mia firma per grave, reiterata e plateale violazione della legge che disciplina gli scioperi nei servizi pubblici essenziali sappiamo che i motivi addotti sono solo pretestuosi ma a prescindere dai motivi che ci fanno ancor più indignare,- continua Garozzo – lo sapevate che l’astensione va proclamata con preavviso congruo e non nottetempo? Lo sapevate che dal 15 dicembre al 6 gennaio è vietata l’astensione? Lo sapevate che nessuna organizzazione sindacale neppure aziendale risulta firmataria dell’astensione? Chissà cosa uscirà ancora fuori,ma renderò tutto alla pubblica opinione. Leggerò ogni documento di questa odiosa vicenda – conclude il sindaco – anche quelli inutili o apparentemente tali , diritti e doveri e nessuno si senta offeso,l’unica grave e imperdonabile offesa è stata fatta alla Città e ai cittadini che devono pagare la tassa che garantisce gli stipendi di chi si è astenuto”.