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Acireale, giù l’ecomostro: la Civiltà vince sull’Abusivismo

Acireale – Giornata storica per Acireale.

La città, gli amanti della natura, della bellezza e della legalità festeggiano la vittoria sull’inciviltà dell’uomo, sull’abusivismo e l’illegalità.

Dopo 40 anni, l’ecomostro che deturpa la Riserva naturale della Timpa comincia a scomparire.

Questa mattina, infatti sono iniziati i lavori di demolizione dello scheletro (L’ecomostro della Timpa di Acireale) di ferro e cemento dell’ Hotel Santa Maria La Scala, quel che resta del progetto di un albergo extralusso a strapiombo sul mare, la cui costruzione iniziò a metà degli anni ‘70.

I lavori si bloccarono fortunatamente pochi anni dopo e oggi dei cinque piani dell’hotel dal panorama mozzafiato restano solo l’ossatura in acciaio e cemento e danni irreversibili alla morfologia del costone lavico, tra la macchia mediterranea e i boschi di querce.
Nonostante l’interruzione dei lavori, quarant’anni di denunce, esposti, ricorsi e due sentenze, una del TAR e una del CGA, questo scempio edilizio da quasi mezzo secolo domina il paesaggio di Santa Maria La Scala. Nel 2000 il TAR aveva già espresso parere favorevole alla demolizione, ma un contenzioso con i proprietari della struttura ne bloccò l’iter. Nel 2012 il CGA ne ha stabilito l’abbattimento e nel 2013 è la Procura della Repubblica di Catania ad interessarsi alla struttura fatiscente, simbolo evidente di scellerata speculazione edilizia.
La Città di Acireale arriva finalmente al termine di un percorso condiviso con la Procura di Catania, l’Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità, il Genio Civile di Catania e l’Azienda regionale Foreste Demaniali.

Dal sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco di Catania in data 16/07/2014, su delega della Procura Distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Catania, è stato accertato lo stato di degrado di tutta la struttura dello scheletro dell’Hotel Santa Maria La Scala ed è stato ravvisato il pericolo di crollo e il conseguente rischio per la pubblica incolumità.
Pertanto, il sindaco di Acireale con Ordinanza n.13 del 24/07/2014, ha ordinato alla ditta proprietaria Avedon s.r.l, la messa in sicurezza del manufatto in argomento, da realizzare entro 15 giorni dal ricevimento della notifica del provvedimento. L’Amministrazione comunale di Acireale, vista l’inerzia della ditta proprietaria, con delibera di Giunta n.182 del 29/12/2014, ha stabilito di procedere alla demolizione dello scheletro del manufatto denominato “Hotel Santa Maria La Scala”, in danno alla ditta.

Dell’ecomostro della Timpa ai nostri figli resteranno solo gli scatti fotografici. Da primo cittadino di Acireale ho sentito il dovere di farlo. Abbiamo il dovere di avere rispetto della Natura, il rispetto delle regole e della bellezza della nostra Riserva. Finalmente ci siamo riusciti, attraverso un percorso congiunto con la Procura di Catania. Ci siamo riusciti senza spreco di risorse, perché l’intervento avverrà in danno alla proprietà, che dovrà pagare. Ci siamo riusciti anche grazie al cofinanziamento del fondo di rotazione da parte dell’Assessorato regionale alle Infrastrutture. Ci siamo riusciti perché lo abbiamo voluto con grande determinazione,- sottolinea il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo – La città aspetta questo momento e lo aspettano tutti coloro che durante il periodo estivo attraversano il nostro mare”.

I lavori costeranno 155 mila euro, spesa sostenuta dal Comune di Acireale e dalla Regione Siciliana e andranno avanti fino al prossimo febbraio. L’abbattimento del fabbricato e i movimenti delle macchine seguiranno prescrizioni precise dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, rispettando il periodo riproduttivo e migratorio delle specie faunistiche dell’area protetta.

Daniela Gieri

Daniela@sicilianews24.it

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