Dopo la pesante caduta di lapilli e cenere vulcanica nelle frazioni maggiori di Acireale,il sindaco chiede lo stato di calamità,nel frattempo sono già stati avviati i lavori di pulizia stradale.
Acireale – Riunione operativa,stamane,negli uffici del centro operativo comunale di protezione civile.
Dopo l’abbondante caduta di cenere vulcanica nel territorio comunale di S.Tecla,Pozzillo,S.Maria Ammalati,Stazzo,Guardia Mangano e San G.Bosco il Sindaco di Acireale Nino Garozzo richiede lo stato di calamità.
Per quanto riguarda la raccolta della cenere in abitazioni private,ai cittadini viene chiesto di conferire la sabbia all’interno di sacchetti da posizionare accanto i cassonetti dei rifiuti.
Relativamente alle strade e le piazze pubbliche,il comune ha già chiesto ad Anas e Provincia regionale,l’intervento dei due enti nelle strade di competenza.
Amareggiato il sindaco di Acireale denuncia l’assenza degli organi statali e regionali:
” Già da tempo – dice il sindaco – avevamo evidenziato la necessità di trovare una soluzione ai problemi urgenti e necessari dei comuni,è imbarazzante l’assenza di tutti gli organi statali e regionali di protezione civile,dal canto nostro continueremo a fare la nostra parte tutelando territorio e la nostra comunità e quando non ci riusciremo più metteremo i cancelli di chiusura della città,sperando che gli altri abbiano un sussulto di presenza”.
Nel frattempo,resta confermata l’ordinanza emanata dal comando di polizia municipale che vieta il transito ai mezzi a due ruote e che impone il limite di velocità a 20km/h per tutti gli altri mezzi.
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