ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo creato il primo esempio di pc sostenibile, realizzato con l’equivalente di 17 bottiglie di plastica”. Lo afferma Diego Cavallari, Country Manager di Acer per l’Italia, in un’intervista all’Italpress. “Ma quello che è più importante è la filosofia che sta dietro a questo strumento che può essere riutilizzato dall’utente – aggiunge -. La gestione del consumo energetico permette al pc performance di alto livello senza consumare troppo, perchè essendo aggiornabile in modo più semplice permette di estendere la durata della batteria. Inoltre, vogliamo dare la possibilità agli utenti di comprare un pc senza dover scegliere tra sostenibilità e tecnologia avanzata, quindi il prezzo è in una fascia media.
La visione di Acer sull’ambiente prevede un approccio a 360 gradi – sottolinea Cavallari -. Vogliamo ridurre le nostre emissioni e usare solo energie rinnovabili, dal comparto della produzione fino all’utilizzo di energia negli uffici. Abbiamo un team che si dedica alla sostenibilità e che mette in campo tante attività. In azienda utilizziamo dispenser di acqua e borracce, la raccolta differenziata è rigorosa e piantiamo alberi”.“Vogliamo sensibilizzare i dipendenti perchè come gruppo pensiamo che sia importante andare tutti nella stessa direzione per raggiungere l’obiettivo”. Per quanto riguarda il problema dei microbi che si accumulano sugli strumenti tecnologici, il Country Manager di Acer Italia spiega che l’azienda ha realizzato dei prodotti speciali.
“Abbiamo sviluppato mouse e tastiere con delle componenti anti-microbi che evitano di non farli attecchire per mantenere l’ambiente di lavoro pulito e sano. Per quanto riguarda la crisi delle materie prime invece, questa è nata con l’avvento del Covid e non a causa della guerra in Ucraina. Le aziende si sono strutturate, noi grazie all’utilizzo delle energie rinnovabili, alla riduzione dei consumi e alla maggiore attenzione verso l’utilizzo dell’energia disponibile abbiamo sofferto ma siamo riusciti a contenere l’aumento dei costi e la scarsità di materie prime”, sottolinea Cavallari, aggiungendo che nei confronti dell’azienda di Taiwan non sono stati riscontrati pregiudizi a causa della guerra. “Abbiamo fabbriche in Cina e non è un problema, la cosa più complicata è portare la merce in Europa”, conclude.m
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