Accusa il marito di averla sfregiata con l’acido, ma era stata lei: arrestata
Una donna di 50 anni aveva denunciato, lo scorso 5 dicembre un’aggressione con l’acido da parte del marito. La vittima aveva già denunciato le violenze in famiglia. E per questo motivo, assieme alla figlia minorenne, nata da una precedente relazione, era stata alloggiata in una comunità protetta il cui indirizzo era mantenuto rigorosamente segreto per non consentire all’uomo di avvicinarle. Da metà novembre, dunque, madre e figlia non vivevano più nell’abitazione di Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento.
La donna, secondo il suo racconto, era stata costretta a tornare a casa per prendere dei vestiti. E ad attenderla aveva trovato quello che, almeno formalmente, è ancora suo marito. L’uomo, Saro Gioacchino Morgana, 48 anni, con diversi precedenti penali, che avrebbe atteso la consorte, nascosto dietro la porta, e quando la donna ha varcato la soglia le avrebbe lanciato contro dell’acido.
Nella serata di ieri, 28 dicembre 2023, la svolta. Il personale della Squadra Mobile e del locale Commissariato di P.S. ha dato esecuzione ad un’ordinanza emessa, in pari data, dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, con la quale è stata disposta l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere a carico di una donna di Palma di Montechiaro di 50 anni.
La donna è indagata per i reati di calunnia e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, di cui agli artt. 583 quinquies e 368 del codice penale, commessi, in data 5 dicembre 2023, in danno dell’ex coniuge, anch’esso di Palma di Montechiaro, di 48 anni.
L’uomo era stato tratto in arresto nella quasi flagranza del reato di tentata deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.
Le indagini, subito intraprese dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di P.S. di Palma di Montechiaro, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, hanno portato a rovesciare il quadro accusatorio inizialmente prospettatosi a carico dell’uomo.