Abusivismo pubblicitario, ripulita la Cala di Palermo dalla Municipale

Abusivismo pubblicitario. È il secondo intervento da gennaio per il contrasto all’installazione di cartelloni pubblicitari su aree sottoposte a vincolo monumentale. Il nucleo Vigilanza Pubblicità della Polizia Municipale in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali,  ha restituito alla cittadinanza la fruizione del fronte architettonico di un bene monumentale che si trova tra piazza Fonderia e il porticciolo della Cala. L’intervento nasce dal monitoraggio congiunto volto al contrasto all’abusivismo pubblicitario e alla contestuale tutela del patrimonio artistico della città.

Dal sopralluogo è emerso che a copertura quasi totale del rudere, insistevano quattro cartelloni pubblicitari che avevano dimensioni tali da nascondere il bene architettonico per anni senza la preventiva autorizzazione del Soprintendente per la valutazione relativa all’aspetto, al decoro e alla pubblica fruizione.

Abusivismo pubblicitario: cartelloni rimossi e sequestrati

I cartelloni sono stati trasferiti in altro luogo non sottoposto a vincolo e le ditte proprietarie degli impianti sono state segnalate all’autorità giudiziaria per aver deturpato un bene di rilevanza storica e ambientale.

In tal senso sono in corso di accertamento 18 siti su cui insiste il vincolo della Soprintendenza ai beni culturali e che non possono essere utilizzati per l’istallazione in forma temporanea o permanente: piazza Unità d’Italia e Villa Sperlinga, le Falde di Montepellegrino, piazza Cappuccini, via dei Benedettini, villa Trabia, l’Opera Pia Santa Lucia, villa Baucina Pottino, muro di viale del Fante, complesso monumentale Villa Sofia, Mondello, piazza Acquasanta, Stand Florio di via Messina Marine,  tonnara Bordonaro, cimitero Rotoli, ex Reale Ospizio di Beneficenza Carlo Giachery, ex Ospedale Psichiatrico, chiesa di San Sebastiano di via Cala.