Abusivismo commerciale, a Gela scoperti undici lavoratori in nero
A Gela non si è fermata nel periodo estivo l’attività della Guardia di Finanza a contrasto dell’abusivismo commerciale.
Al vaglio dei finanzieri sono passati lidi balneari, affittacamere, ambulanti e commercianti che hanno affollato il litorale.
Riflettori puntati anche sui money transfer, soggetti sottoposti alla normativa antiriciclaggio e per questo obbligati ad identificare i beneficiari effettivi delle operazioni, spesso utilizzati da cittadini extracomunitari come canale bancario alternativo per trasferire denaro verso i Paesi di provenienza.
I finanzieri hanno fatto visita ad oltre 350 attività commerciali, controllando il rispetto di diverse previsioni di legge, quali l’installazione dei misuratori fiscali e il corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali, la reale esistenza delle attività sottese al rilascio di nuove partite iva.
Particolare attenzione è stata rivolta all’espressione commerciale più tipicamente estiva, come le locazioni immobiliari e gli affittacamere o gli ambulanti, verbalizzati sui litoranei per la vendita di capi d’abbigliamento e scarpe griffate.
Manodopera a basso costo
L’estate ha portato con se una maggiore richiesta di impiego di manodopera in tutti quei contesti lavorativi più a contatto con i vacanzieri, lasciando che la temporaneità-saltuarietà dell’impiego induca il datore di lavoro al non rispetto della normativa.
Con riferimento al fenomeno del sommerso da lavoro, sono 11 i lavoratori in nero e irregolari scoperti dalle fiamme gialle nelle sole settimane centrali di agosto.
Si tratta di manodopera mai assunta o impiegata per molte più ore rispetto a quanto previsto dal loro contratto part-time.
Attenzione rivolta anche alla movida e l’abuso di stupefacenti: sono 3 i ragazzi segnalati alla Prefettura di Caltanissetta per uso di hashish e marijuana nell’ultima settimana di agosto.