PALERMO (ITALPRESS) – In Italia un terzo dei bambini ricoverati in ospedale presenta malnutrizione acuta, per il 17% si registra cronicità della condizione. Sono oltre 75 mila i minorenni in carico presso i Servizi Sociali per maltrattamenti e oltre il 90% dei casi si registra in famiglia. Spesso le due condizioni sono correlate. La variabile socioculturale ha il suo peso, tuttavia non è l’unica. Costruire una rete contro gli abusi sui minori è oggi quanto mai necessario. Se n’è discusso a Palermo, all’Ospedale Di Cristina, in occasione di un convegno organizzato da FederSanità ANCI Sicilia e SINEOS Healthcare Solutions. Un primo passo verso la definizione di un protocollo che individui gli interventi da mettere in campo nell’interesse dei più piccoli
“La regione è interessata al benessere dei minori, vocata a renderli adulti, più capaci di vivere una vita piena, sana e produttiva. L’iniziativa di oggi deve essere un primo passo verso un percorso articolato, che vedrà la partecipazione di tutti i componenti della società, magistratura, associazioni di volontariato, istituzioni, scuole, e soprattutto i pediatri di libera scelta, perchè sono loro che hanno la possibilità di cogliere quelle che sono condizioni patologiche derivanti da sofferenza dei minori vittime di abusi. Il nostro auspicio è di arrivare a un protocollo che riunisca tutti e che definisca in maniera chiara, modificabile nel tempo, gli interventi da mettere in atto nell’interesse dei più piccoli”, ha detto l’assessore regionale della Salute, Giovanna Volo.
Due le sessioni e una tavola rotonda nel corso delle quali ventiquattro esperti hanno dialogato e si sono confrontati.
Tra gli strumenti di pianificazione efficaci ed efficienti in grado di raccordare tutte le fasi di diagnosi-cura-assistenza-riabilitazione, si inseriscono i PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) e la scelta della sede dell’evento odierno non è stata casuale; esiste di fatti un’intesa tra l’Arnas Civico di Palermo e la Procura per fare rete contro gli abusi e lo stesso ospedale si è reso autore del primo PDTA sul tema in Italia.
In un continuo dialogo tra strutture sanitarie, Pronto soccorso pediatrici, Istituzioni politiche e sociali, Magistratura e Forze dell’ordine, non sono mancati richiami ai bambini appena nati che già mostrano sintomi di dipendenza da droga, spia di un ulteriore allarme sociale. Il minore viene dunque poi affidato al direttore sanitario dell’ospedale in attesa dell’esito degli accertamenti disposti dalla magistratura.
Una collaborazione su cui punta molto la direttrice medica del Di Cristina, Desirè Farinella: “Il fenomeno sociale è in crescita, con 22 casi nella provincia di Palermo negli ultimi quindici mesi. Come ospedale manteniamo alta l’attenzione su questo tipo di situazioni – ha sottolineato Farinella -. L’impatto assistenziale, organizzativo e giuridico di un PDTA relativo al maltrattamento ed abuso sul minore è molto rilevante nell’ ambito della difesa dei diritti del minore vittima di violenza. Esiste un ampio spettro di condotte maltrattanti di natura omissiva o commissiva e il PDTA si pone come strumento metodologico di riferimento per la gestione multidisciplinare di ogni singolo caso”.
Secondo dati Istat, circa il 50% dei figli assiste alla violenza, mentre il 10% la subisce. Si riferiscono al 2022 gli studi che confermano l’elevata criticità, con una prevalenza nel Sud Italia, pur registrando timidi miglioramenti. Maltrattamento fisico, abuso sessuale anche online, maltrattamento psicologico, patologie delle cure, violenza assistita intrafamiliare, violenza tra pari come bullismo e cyberbullismo, teen dating violence rappresentano fenomeni di cui essere consapevoli, per fare rete e contrastarli. Intervenire proattivamente per rinforzare il tessuto sociale, persone e famiglie, curare e formare il personale sanitario è quindi sempre più urgente, così come investire in un capitale sociale sempre più solidale e includente. L’intesa tra l’Ospedale e la Procura della Repubblica di Palermo per fare rete contro gli abusi e la redazione del primo PDTA sul tema, redatto proprio dagli esperti della stessa struttura sanitaria vogliono quindi essere un inizio, la dimostrazione che una concreta azione di contrasto avviene soltanto se esiste una vera e propria sinergia.
“Trovarci qui è doveroso. Riflettiamo su un documento che potrebbe essere la chiave per creare una rete efficace e contestualmente proporlo all’opinione pubblica, alle Istituzioni politiche e agli addetti ai lavori per cercare di migliorarlo così da consentire azioni ancor più decisive e di contrasto all’abuso sui minori. I dati che conosciamo sono la punta dell’iceberg, il nostro impegno è lavorare sul sommerso, su quanto accade tra le mura domestiche e, spesso, non emerge mai”, ha chiarito Gaetano Buccheri, Direttore Sanitario ARNAS Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo.
Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Salvatore Requirez, Dirigente Generale del DASOE, Dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana: “L’iniziativa odierna è un primo passo di responsabilizzazione. Quello che certo è che oggi abbiamo il modello di un accordo interistituzionale, che costituisce un riferimento operativo per altre aziende. Il ruolo regionale che adesso io rivesto crea le condizioni quantomeno di adeguamento da parte di altre realtà nei riguardi di questo fenomeno. C’è la necessità – ha sottolineato – di rendere omogenei i percorsi diagnostici, investendo risorse e avviando le relative indagini sui contesti dove risiedono i minori a rischio e assegnare alla funzione degli altri enti tutti i fattori e i provvedimenti che servono a tutelare il minore. Esiste un problema, che è invece quello del mancato allineamento degli indirizzi internazionali. A macchia di leopardo ci stiamo allineando a quelle che sono oramai da anni le volontà della Comunità Europea in materia di diritti dei minori. Qui non presentiamo semplicemente il Pdta, prendiamo consapevolezza che si tratta di un processo complesso”.
Realizzato con il contributo non condizionante di Menarini Group che da anni si impegna nella formazione dei “pediatri-sentinella” su tutto il territorio italiano, l’evento ha ottenuto il patrocinio dell’Ufficio di Presidenza della Regione e degli Assessorati alla Salute e alla Famiglia, del Comune di Palermo, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoriatri del capoluogo siciliano, dell’Ospedale Civico Di Cristina Benfratelli, della SIP – Società Italiana di Pediatria, della Fimp – Federazione Italiana Medici Pediatri e della SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
– foto Italpress –
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