ROMA (ITALPRESS) – “Da giovane ragazzo inglese volevo rimanere in Inghilterra. E’ arrivata la Roma, l’Atalanta e molte altre squadre, però mi stavo convincendo di voler rimanere in Premier League e che avevo qualcosa da dimostrare. Ma mio padre, i miei genitori e l’agente mi hanno consigliato di andare all’estero. E mi sono reso conto che pochi giocatori possono dire di aver avuto successo in Italia, in Serie A e in una squadra come la Roma”. A parlare, in una intervista al portale britannico Talk Sport, è l’attaccante giallorosso Tammy Abraham, protagonista di un’ottima annata alla sua prima stagione con la Roma. Dalla sua, già 23 gol tra campionato, Coppa Italia e Conference League e la totale fiducia di Josè Mourinho.
“Mourinho è un personaggio che tutti conosciamo – spiega l’ex punta del Chelsea – C’è un motivo per cui lo definisco il miglior manager del mondo: sa come guidarti, entrare dentro la tua pelle e farti sentire un giocatore molto speciale. Mi spinge di continuo a fare del mio meglio. Quando sento di aver fatto abbastanza, mi dice che devo fare di più. Questo è esattamente ciò di cui avevo bisogno, specialmente dopo la difficile stagione che ho avuto al Chelsea dove non stavo giocando. Venire qui e avere un manager come Mourinho che ti allena e crede in te, ti dà solo più fiducia”.
La sua bella stagione lo ha rilanciato anche in chiave nazionale inglese: “Il ct Southgate mi ha mandato un messaggio prima della pausa. Penso che abbia guardato la mia gara con la Lazio, mi ha detto di aver apprezzato il mio modo di giocare, che ama la mia passione e che ho bisogno di portare avanti questa mentalità e questa fame. E’ bello sapere che vieni riconosciuto anche quando giochi lontano dall’Inghilterra”. Abraham ammette di gradire l’apprezzamento, in chiave mercato, di grandi società: “Quando vedo che mi accostano ad altri club mi fa sentire bene, è una bella sensazione vedere il tuo nome su tutti i giornali. Ma devo concentrarmi sulla Roma, poi chissà cosa mi riserverà il futuro. Naturalmente sono cresciuto in Inghilterra, sono un ragazzo londinese, quindi forse un giorno tornerò in Premier League, ma in questo momento sono concentrato solo sulla Roma. Voglio fare del mio meglio e spero di vincere con questi ragazzi un trofeo che manca da molti anni”.
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