Attualità

Abolire canone Rai, la proposta di Renzi, per Calenda: “Presa in giro”

Abolire canone Rai. Matteo Renzi ha rilasciato una dichiarazione che fa scalpore: “La tv pubblica deve essere un diritto dei cittadini”. Per questo quella “brutta tassa” che è il canone Rai va abolita. Il suo piano prevede, infatti, anche rivedere i tetti pubblicitari che penalizzano l’emittente pubblica nazionale rispetto alle concorrenti private. Dopo a novità, introdotta dal suo governo del canone in bolletta per farlo pagare a tutti ora punta a sopprimere la tassa.

Abolire canone Rai: necessaria una fase di transizione

Per raggiungere l’obiettivo, il piano del segretario prevede una fase di transizione: “nella fase transitoria – avrebbe spiegato Renzi, secondo la Repubblica, in un vertice al Nazareno cui hanno partecipato i fedelissimi – lo Stato dovrà supplire al canone trasferendo tra un miliardo e mezzo e due miliardi all’anno alla Rai. E’ la stessa cifra che chiedevamo ai cittadini con questa brutta tassa”.

I mancati introiti dovrebbero essere compensati da un aumento degli incassi pubblicitari, favorito dall’eliminazione del tetto che obbliga viale Mazzini a trasmettere spot per non più del 4% del tempo complessivo di programmazione. Mossa che andrebbe a colpire gli interessi delle aziende di Berlusconi.

Abolire canone Rai: la dichiarazione del ministro Calenda

La proposta è stata così commentata dal ministra Carlo Calenda: “Spero che l’idea di abolire il canone RAI sostituendolo con un finanziamento dello Stato non sia LA proposta del @pdnetwork x campagna elettorale come riportato da @repubblica. I soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini e dunque sarebbe solo una partita (presa) di (in) giro”, scrive su Twitter il ministro dello Sviluppo Economico. “E’ un peccato” che “si debba ricadere sulla linea della promesse stravaganti a tutti su tutto”.

Non si è fatta attendere neanche la reazione dell’Usigrai, il sindacato dei giornalisti: “Puntuale come un orologio svizzero parte la campagna elettorale e arriva l’attacco alla Rai. È un copione che si ripete da anni. Segnaliamo che laddove si è abolito il canone il Servizio Pubblico è stato fortemente ridimensionato. A tutto vantaggio dei privati. Se questo è l’obiettivo basta dichiararlo apertamente”.

“Del resto – continua il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini in una nota – è curioso che prima si mette il canone in bolletta e poi si propone di abolirlo. Vuol dire non avere idee. E infatti ogni volta che abbiamo chiesto un confronto serio su progetti, riforme, innovazione per rilanciare la Rai servizio pubblico, sono spariti tutti. E infatti: i limiti antitrust non si toccano, il sic non si tocca, il conflitto di interessi non si tocca, ma si attacca la Rai. Già riportata in questi anni ancor di più sotto il controllo del governo, in aperto contrasto con più sentenze della Corte costituzionale”.

Redazione

Recent Posts

Perla Vatiero, periodo nero: necessario intervento immediato dei medici | Dopo la rottura con Mirko un’altra mazzata

La vincitrice dell'ultima edizione del GF torna a parlare: la fine della storia con Mirko…

4 ore ago

Rimbocchiamoci le maniche: altri 100€ come ‘Tassa di Esistenza’ per queste macchine | La revisione auto non bastava

Non bastava il bollo, c'è un'altra stangata per tutti gli automobilisti Non sono mesi facili…

14 ore ago

Blitz dei Carabinieri contro il Caporalato, il 53% delle aziende irregolari

ROMA (ITALPRESS) – Campagna di contrasto dei Carabinieri contro il Caporalato nella prima decade di…

15 ore ago

Ponte Morandi, Mattarella “Accertare definitivamente le responsabilità”

ROMA (ITALPRESS) – “Desidero unirmi alla commemorazione delle vittime del crollo del Ponte Morandi, a…

15 ore ago

Ponte Morandi, sei anni fa il crollo

GENOVA (ITALPRESS) – Era la mattina del 4 agosto 2018. Alle 11.36 il collasso del…

15 ore ago

Tajani “Soldati italiani con l’Onu a Gaza per costruire Stato di Palestina”

ROMA (ITALPRESS) – “A settembre, a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, proporrò a livello…

15 ore ago