Aaron Pettinari presenta a Catania “Quel terribile ’92”

«Ognuno di noi conserva nella memoria gli anni che, nel bene o nel male, hanno segnato la propria vita. Poi ci sono quelli che hanno segnato un’intera comunità. Con assoluta cognizione di causa il ‘92 si può definire così».

Basterebbero queste parole di Giobbe Covatta, uno dei 25 protagonisti di “Quel terribile’92”, di Aaron Pettinari (Imprimatur editore), per sintetizzare quell’anno di rivoluzione e cambiamenti profondi. Ventisei anni dopo è immediato pensare alle stragi di mafia in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma quella stagione è segnata anche da altri fatti come l’esplosione dell’inchiesta “Mani Pulite”, il crollo della partitocrazia, la nascita dei primi populismi, lo scoppio della guerra in Bosnia, la nascita dell’Unione Europea, la fine dell’Apartheid o la definitiva dissoluzione dell’Urss maturata alla fine di dicembre del 1991.

Lo sforzo di memoria di quell’anno è affidato a 25 “insoliti” testimoni. Non degli addetti ai lavori, ma semplici persone che non hanno avuto un ruolo diretto, se non quello di cittadini, rispetto a certe vicende. Grazie alle loro parole viene ricostruito quell’anno a metà tra la speranza di un cambiamento possibile e il tragico dolore.

Il 12 ottobre alle ore 18:00, “Quel terribile’92 – 25 voci per raccontare l’anno in cui cambiò la storia”, la cui postfazione è di Salvatore Borsellino, sarà presentato a Catania da Dafne Patitucci del Movimento Agende Rosse, presso la libreria Mondadori Bookstore di Piazza Roma. A dialogare con l’autore ci saranno Alfia Milazzo, presidente della Fondazione “La città invisibile”, e il giornalista e scrittore Luciano Armeni Iapichino.

Tutto ha inizio il 17 febbraio 1992, quando scoppia il caso Tangentopoli con l’arresto dell’ingegnere Mario Chiesa. Quella “mazzetta” da 7 milioni, ricevuta
dall’imprenditore Luca Magni, dà il via all’inchiesta Mani Pulite. Basta scorrere ancora il calendario fino al 23 maggio per precipitare dallo scandalo alla guerra fra il potere criminale e lo Stato quando, alle 17.56, i killer di Cosa nostra innescano con un radiocomando a distanza mille chilogrammi di esplosivo, nascosti in un tombino dell’autostrada Palermo­Trapani, all’altezza dell’uscita per Capaci.

Muoiono così Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Appena 57 giorni dopo, alle 16.58, Palermo, e con essa l’Italia intera, sobbalza allo scoppio di una nuova bomba, stavolta in via D’Amelio. Una nuova strage in cui a perdere la vita sono Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

È il secondo colpo al cuore dello Stato da parte di Cosa nostra. Grazie ai ricordi di 25 voci il libro attraversa quella stagione di rivoluzione e cambiamenti fino a giungere ai giorni nostri. Un modo per fare memoria, 25 anni dopo.

Le 25 voci

Manuel Agnelli, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta, Loredana Cannata, Fabio Caressa, Giancarla Codrignani, Lella Costa, Giobbe Covatta, Jacopo Fo, Annalisa Insardà, Canio Loguercio, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Bruno Morchio, Alberta Nunziante, Michela Ponzani, Carmela Ricci, David Riondino, Andrea Satta, Vauro Senesi, Daniele Silvestri, Sergio Staino, Flavio Tranquillo, Dario Vergassola, Stefano Vigilante.

Con la postfazione di Salvatore Borsellino

Aaron Pettinari è nato a Fermo, è cresciuto e ha trascorso gran parte della sua vita tra Porto S.Elpidio e Sant’Elpidio a Mare. E’ giornalista pubblicista e capo redattore di «Antimafia Duemila». Dal 2014 inviato a Palermo. Ha collaborato con «I Siciliani Giovani», «L’Ora Quotidiano», «Il Resto del Carlino», «La Gazzetta dello Sport» e il quotidiano on line www.laprovinciadifermo.com.  E’ autore del libro “Quel terribile’92 – 25 voci per raccontare l’anno in cui cambiò la storia” (Imprimatur editore) pubblicato lo scorso maggio.